Lo Specchio

Chi l’ha visto? In Canada alla ricerca delle gemelline scomparse

C'è un collegamento con Ottawa nel caso delle ge-melline italo-svizzere , di padre canadese, scompar-se ormai da tre anni.
Dal 2011, e dopo il sui-cidio del padre, le bam-bine non sono mai state trovate le ragazze .
E ora , forse , c'è un nuovo indizio che coinvolge il popolare programma tele-visivo in Italia chiamato " Chi l'ha visto .
Per anni , i giornalisti di “Chi l’ha visto? hanno viaggiato per il mondo a caccia di criminali e cercando di trovare per-sone scomparse .
La loro ricerca li ha portati ora anche in Canada, a Ottawa e si sono appog-giati alla stazione CTV di Ottawa per lanciare un appello di aiuto
Ercole Rocchetti è un giornalista di Chi l'ha visto : "Chiedo il vostro aiuto per scoprire se questa sto-ria è vera ", dice Rocchetti alle telecamere di CTV , "e se c’e’ qualcuno tra il pubblico che ha visto le due sorelline. E 'molto importante per noi. e per la famiglia . Grazie " .
Le gemelline di sei anni gemelli, Alessia e Livia Schepp , sono state rapite dal padre- nato in Canada’ nel febbraio del 2011 nel piccolo villaggio dove vivevano in Svizzera.
Il padre , Matthius Kaspar Schepp è stato trovato morto nel sud Italia giorni più tardi . Si era suicidato. Ma le bambine non sono mai state trovate . La madre delle ragazze da allora ha lanciato un disperato appello per ritrovarle.
Il caso sembrava essere arrivato ad uno stallo, fino a quando una misteriosa lettera e’ arrivata al pro-gramma televisivo iChi l'ha visto " .
" Le gemelle sono vive e vivono in Canada, nella città di Ottawa e Lachute ", recita la lettera , scritta in italiano.
Chi l’ha scritta sostiene che qualcuno in Italia potrebbe aver contribuito a portar fuori dell'Europa le bambine, utilizzando passaporti e documenti d’'immigrazione falsi - ", spiega Rocchetti .
La troupe televisiva di Chi l’ha visto? è già stata a Lachute dove si e’ rivolta alle scuole .
"Siamo in Ottawa per parlare alla polizia, per fare questo appello alla televisione", dice Roc-chetti .
“Le affermazioni della lettera pobrebbero essere inverosimile , ma - sottolinea il giornalista italiano - per il bene delle gemelline e per quello della madre , l’indizio va seguito ed investigato.”
Quella della madre - dopo questi lunghi tre anni anni senza risultati - e’ solo una speranza molto fievole,"
L’entrata candestina delle bambine in Canda ovvia-mente, non è un'impresa facile . Ma, fa notare Rocchetti , se le gemellina sono state separate e mandate in due diverse città , come la famosa let-tera suggerisce , forse sarebbe possibile .
Le bambine avrebero ora 9 anni .
Rocchetti chiede a chiun-que possa riconoscere le bambine di contattare CTV Ottawa o diretta-mente il loro programma televisivo a 8262@rai.it

7 febbraio 2014