Il ritorno di Ford
Sia per Olivia Chow che gia’ si sente sindaco, che
per John Tory che spera di diventarlo -cosi’ evitando la terza
batosta elettorale- e per gli altri, tutti da ridere, 54 candidati a
sindaco di Toronto e’ tempo di ridimensionare le loro speranze
dopo il ritorno di Rob Ford che per due mesi e’ andato in cura
per alcolismo e droga , vizi capitali che negli ultimi anni lo avevano
visto protagonista di a dir poco sciagurate vicende.
Ford, secondo Tory do-vrebbe dimettersi, un po’ meno per la Chow:
il ritiro di Ford porterebbe voti al primo mettendola cosi’ in
difficolta’.
Ma cosi’ non sara’.
Nei 17 minuti
della sua conferenza stampa, un Ford un po’ dimagrito, ha detto
di vergognarsi di quanto detto e fatto e degli “amici” che
ha fre-quentato, affermandi che adesso ha cominciato a prendere il controllo
di se steso.
Allo stesso tempo, ha sottolineato, che nono-stante le sue “manche-volezze”,
l’amministra-zione cittadina e’ andata positivamente avanti
e, conclude con “..e ho deciso di di continuare a lavorare con
ancor piu’ forza per i contribuenti di questa grande citta’”.
Un messaggio deter-minato e battagliero, no-nostante i toni assopiti
con cui il “famigerato” sin-daco si e’ presentato
davanti alle telecamere “scelte” per il suo rientro ufficiale
alla ribata della cronaca.
Ford si e’ poi’ rituffato tra la gente, partecipando alla
parata del Canada Day ed al Chin Picnic (foto) e pre-standosi come una
star agli obiettivi dei “fan” per foto ricordo. Tornato
a palazzo (quello comuna-le), tra l’eco di commenti (a dir poco
scettici dei suoi colleghi che poco credono alla sua riabilitazione)
Ford ha subito voluto re-golare i conti , restituendo $15,000, equivalenti
allo stipendio percepito du-rante la sua “licenza” di due
mesi presso il centro di riabilitazione da quella che definisce una
“ma-lattia” contro la quale vuole combattere.