para pa ponzi ponzi...po!
Libero... dopo solo quattro anni invece degli undici che
un giudice nel 2010 gli aveva appioppato per scontare i suoi peccati,
e quanti!.
Ma adesso lui, il “povero” carcerato e’ pentito ed
un altro giudice lo ha rimesso in liberta’ perche’ pensa
che quel suo peccato originale, non lo fara’ piu’...
Chissa’ come si stara’ fregando le mani Earl Jones, si perche’
si tratta proprio del famoso im-broglione, quel Ponzi que-becchese che
di creduloni (forse quanto o meno del giudice che ha accon-disceso alla
sua libera-zione anticipata), ne ha trovati oltre 150 sulla strada della
sua frode a piramide, alleggerendoli di quasi 51 milioni e mez-zo di
dollari!
Tra i poveri “ merli” tante persone anziane che il gruzzolo
raccimolato nella loro esistenza speravano di veder moltiplicato senza
troppa fatica, gra-zie alla magia del Ponzi di turno,
Invece.... poof... bye bye, risparmi di una vita.
E tanti di essi hanno do-vuto aspettare parecchi anni prima che- grazie
ad contenziosorisolto col pat-teggiamento fuori del tribunale- hanno
potuto riavere solo una parte di quanto erano stati def-raudati, restituita
con un assegno della Royal Bank of Canada, citata perche’ - a
detta dei frodati - avrebbe dovuto fare di piu’ per fermare quel
tizio (Earl Jones) che rego-larmente depositava asse-gni con doppia
girata e firme falsificate...
Non si sa se Earl tornera’ a vivere in quel di Montreal, e non
si sa’ se saranno efficaci le imposizioni del-la sua liberta’
che gli vie-tano di occuparsi di fi-nanze, di qualunque ge-nere.
Gli scettici scuotono il capo: tra questi anche la cognata, vedova del
fra-tello di Earl , frodato an-che lui di ben $720,000... pace all’anima
sua.
Lo schema Ponzi , torna cosi’ di nuovo alla ribalta, e tornano
alla mente altre truffe miliardarie, tra cui quella eclatante messa
in atto dall’imprenditore americano Bernard Ma-doff, che ha messo
in gi-nocchio tantissima gente.
Il Madoff novello Ponzi “prometteva rendite sugli investimenti,
con un suo modo segreto diinvestire e grazie alla sua abilita’
finanziaria riusciva a creare delle (pseudo) rendite discrete e sicure
nel tempo. Tanto che la gente faceva letteralmente la fila per poter
investire con lui.” Ma...
“In realta’ i soldi dei clienti non venivano in-vestiti
in nessuna attivita’ finanziaria; simulando la rendita restituendo
il ca-pitale maggiorato di un finto rendimento che, in realta’
era una parte dei soldi che entravano nelle sue casse grazie ai nuovi
malcapitati investitori.”
Insomma, la solita catena di Sant’Antonio!
Una catena che nel 2013 ha messo in fila, uno dietro l’altro ben
tre miliardi di dollari, sono quelli truffati solo negli Stati Uniti!
Ed il dato - come avverte chi si diverte a tenere que-ste statistiche,
fa riflettere su come la truffa Ponzi si stia allargando a macchia d’olio.
Nel 2013, sempre negli states, sono state appurate 67 frodi da schema
Ponzi, ognuna delle quali ha alleggerito le tasche di rispiarmatori
di circa 44 milioni di dollari. A metterle in atto 117 individui ( 90
per cento dei quali di sesso maschile), che una volta scoperti, si son
visti comminare con-danne ad oltre 1000 anni di carcere.
E sembra che i dati siano solo la punta della pira-mide fraudolenta
visto che le frodi a cui si riferiscono sono solo quelle che su-perano
il milione di dol-lari.
Di furboni, la’ fuori ce ne son tanti... e come dice-vano gli
antichi.. non e’ tutto oro cio’ che luce, attenti quindi
e mai dimenticare anche l’altro detto che a braccetto con quanto
sopra, ci puo’ stare: chi troppo vuole.. nulla stringe.