Fedex a Vaughan: tutto da discutere
Non sara’ un a passeg-giata...
Il destino del mega centro smistamento della Fedex, proposto sul grosso
appez-zamento nei pressi della #27 e Rutherford, vicino a MartinGrove,
deve pas-sare attraverso un iter che si prevede di molto piu’
lungo e meno liscio di quello che fin qui ha por-tato speditamente il
pro-getto all’udienza pub-blica di martedi’ scorso al municipio
di Vaughan.
Lo si e’ capito dalle prime battute, in un’ aula co-munale
stracolma di cit-tadini che, anche se con pochissimo preavviso, si son
organizzati e -con una petizione di oltre 500 firme e personalmente-
con forti ed importanti ar-gomentazioni hanno riba-dito che questo progetto
non s’ha da fare.
Il
progetto e’ quello che trasformerebbe una zona “troppo vicina
ad aeree residenziali ed in prossi-mita’ di scuole” per
realiz-zare un centro che coin-volgerebbe , 24 ore su 24 e senza sosta
per 365 giorni all’anno le operazioni di centinaia di mezzi pesanti,
con tutte quelle possibili e deleterie conseguenze che i cittadini hanno
elencato e alle quali si oppongono: congestione di traffico, li’
dove’ gia’ e’ esasperante, possibili infiltrazioni
in vie di transito di zone re-sidenziali, ma anche in-quinamento da
rumore ed emissione di gas di sca-rico temute dai piu’ per- che’
dannose alla salute “Le emissioni da Diesel - ha ribadito Corinna
Per-rillo una delle residenti che si e’ adoperata per la petizione
contro il mega-centro- sono canceroge-ne!”.
I danni temuti- che hanno messo in agitazione chi vive nelle aeree vicine
al sito dove si vorrebbe svi-luppare il centro Fedex- sono anche altri
e vanno al di la’ della certezza di una svalutazione del valore
delle proprieta’ ed aprono scenari addirittura cata-strofici :
“Dopo il disastro ferroviario dello scorso anno a Lac-Megantic
in Quebec, noi che abitiamo vicino alla ferrovia, dob-biamo gia’
vivere con l’angoscia che possa suc-cedere anche qui” -
ha affermato un altro re-sidente di Andy Cres -” Ed ora ci vengono
a proporre anche un centro che con-terra’ una stazione di ri-fornimento
dei mezzi pe-santi (che serviranno la Fedex , n.d.r.): abbiamo dimenticato
il disastro che e’ successo a Toronto?”- ha detto, riferendosi
allo scoppio del deposito della Sunrise del 10 agosto 2008 che causo’
la morte di un operaio ed un pom-piere, ingenti danni e l’evacuazione
di una vasta area residenziale, ndr..
Tutte argomentazioni che , come ha ribadito il sin-daco Bevilacqua costitui-scono
“a very strong case” presentato dai cittadini.
A poco sono valse le as-serzioni dei rappresentanti delle imprese che
si pro-pongono di realizzare il mega centro, che hanno ribadito come
in effetti la pianificazione urbana co-munale dia loro il diritto di
realizzare tale progetto che, assicurano, sara’,per la parte di
contorno “ab-bellita” da cuscinetti di vegetazione ed alberi,
e che permetterebbe la crea-zione di 300 posti di la-voro ed un indotto
fiscale ingente.
Il consiglio di Vaughan, che alla fine dovra’ de-cidere, ha preso
atto delle posizioni e, almeno in questa fase, non si e’ espresso.
Ha pero’ risposto alle ri-mostranze dei cittadini, soprattutto
in relazione alla deficienza di divul-gazione d’informazioni -arrivate
ai residenti solo poco meno di due setti-mane prima della riunione pubblica
e “ poco prima di Pasqua... How conve-nient!?!”, come ha
os-servato pubblicamente uno dei residenti - ed ha predisposto, approvando
la mozione finale presen-tata da Di Biase ed as-secondata dal sindaco,
una commissione (composta dai tre consiglieri regio-nali e dal sindaco
ex of-ficio) che insieme ai periti del comune, residenti e le imprese
proponenti il pro-getto, discuta le soluzioni (se possibili, nd.r.).
Nella commissione, il let-tore notera’, l’assenza del consigliere
locale - Tony Carella: questi, all’inizio della seduta ha dichiarato
un conflitto d’interesse che di fatto gli impedisce di participare
alle proce-dure.
I cittadini porteranno an-che in tale sede la loro vo-ce e posizione,
rappresen-tati dalla West Wood-bridge Homeowners Asso-ciation, guidata
da Nick Pinto, anche se nella mo-zione intavolata non e’ specificamente
identifi-cata come parte. Tozzi