Governo nuovo, budget vecchio:
vendetta contro l'Ndp?
Il governo provinciale ripresenta il budget, forte questa
volta della maggioranza a Queen's Park.
Moltissime le conferme, poche le novità rispetto alla manovra
eco-nomica presentata poche settimane fa che ha portato a elezioni anti-cipate.
Si rivede dunque il piano di spesa da 130 miliardi di dollari in 10
anni per il transito e le infrastrutture in Ontario, come i 2,5 miliardi
di dollari per il cosiddetto "Jobs and Prosperity Fund", con
cui si distri-buiranno parsimoniosamente i soldi dei contribuenti nell'imprenditoria,
per attrarre e mantenere anziende private nella provincia.
Nel 2017 si introdurrà un piano pen-sionistico per quei lavoratori
che non ce l'hanno: per uno stipendio di 45mila dollari l'anno si pagherà
altri 788 dollari, in cambio di un benefit pensionistico massimo annuale
di 6,410 dollari. I datori di lavoro do-vranno pagare una somma pari
a quella del dipendente.
Chi guadagna di più, oltre 150mila dollari l'anno, dovrà
fare qualche sacrificio in più, così da rendere alla provincia
altri 700 milioni di dollari annui per il 2016/17.
Tra le novità l'accelerazione per l'aumento dell'1 per cento
delle tasse sul carburante aereo, che inizierà il primo settembre
e andrà avanti per quattro anni; stipendi congelati per gli mpp.
Il leader conservatore ad interim Jim Wilson ha affermato che i cittadini
non hanno votato per questo budget nelle scorse elezioni, ma hanno detto
no al taglio di 100mila posti di la-voro nel settore pubblico promesso
dal suo partito. Secondo Wilson il budget è stato disegnato dalla
premier Wynne per mettere al-l'angolo il leader Ndp Andrea Horwath prima
delle elezioni del 12 giugno scorso, forzandola a votare contro una
manovra economica che piaceva ai suoi elettori.
Ora, dice il leader conservatore, la "vendetta" liberale contro
la Hor-wath sta con-tinuando con lo stesso budget. Wil-son va oltre,
dicendo che i liberali stanno vendendo false speranze ai cittadini con
55 nuove voci di spesa, quando per rag-giungere gli obiettivi di riduzione
del deficit dovranno per forza tagliare dei posti di lavoro.
Vendetta o meno, il ministro alle Finanze Charles Sousa ha un com-pito
ben preciso: convincere le agenzie di rating newyorkesi che l'Ontario
è sulla strada giusta per il pareggio di bilancio nel 2017/'18,
come ampiamente promesso dal suo governo. Moody's, per citarne una,
è scettica, e recentemente ha cambiato l'outlook fiscale della
provincia da "stabile" a "negativo", anche se ha
lasciato invariata l'affidabilità creditizia.