Lo Specchio

Dolce morte: diritto di scelta?

E’ il gennaio 2010 quando l’89enne Kay Carter, semiparalizzata per una stenosi spinale accom-pagnata dalla figlia Lee e altri membri della sua famiglia parte per la Svizzera e, alcuni giorni dopo, in una clinica di Zurigo, somministratole da un medico, beve una dose letale di barbiturici: si addormenta e dopo una ventina di minuti un’infer-miera controlla e dice: “Ci ha lasciati..”
Mercoledi’, sei anni dopo che Katy Carter aveva chiesto di poter morire con l’assistenza di un medico senza dover recarsi in Svizzera, i nove giudici della Corte suprema han-no iniziato consultazioni per poi decidere se con-tinuare a sostenere come illegale un suicidio assi-stito oppure riconoscere come sia legale che un malato inguaribile chieda di poter morire anziche’ continuare a soffrire.
Secondo un recente son-daggio oltre il 90 per cento dei canadesi intervistati e’a favore di una morte in-dolore provocata per porre fine la fine di un malato inguaribile e, di questi, il 79 per cento ritiene ne-cessaria l’assistenza di un medico.
E’ la seconda volta in 21 anni che la Corte suprema deve decidere sulla costi-tuzionali del suicidio assistito.
Nel 1993 la Corte su-prema, per se con una limittissima maggioranza di 5-4 aveva negato il di-ritto al suicidio assistito alla 42enne Sue Ro-driguez, affetta da ALS (sclerosi amiotrofica la-terale) che morira’ poi un anno dopo.
Mentre il governo federale e’ contrario, lo scorso giu-gno la provincia del Que-bec, ha approvato la le-gittimita’ del suicidio assistito.
Oltre che in Svizzera l’eutanasia e’ riconosciuta come legale in Olanda, Belgio, Lussemburgo e in alcuni stati degli USA.
In Italia, anche se una proposta di legge e’ stata depositata il 13 settembre dello scorso anno in Parla-mento per ora non e’ pre-visto alcun dibattito.
Il noto oncologo Umberto Veronesi che recente-mente e’ intervenuto a Mi-lano a sostegno dell’ini-ziativa Eutanasia ha detto come sia importante una legge sull’eutanasia che dia garanzia alle persone di scegliere consapevol-mente come andarsene.
“Davanti alla sofferenza e al dolore incontrollabile e’ fondamentaale che cia-scuno possa scegliere, in liberta’ e consapevolezza, come chiudere la propria vicenda umana”.

17 ottobre 2014