Lo Specchio

Paura MERS, e’ la nuova SARS?

La MERS, sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus, e’ il nuovo virus che ha messo in allerta l’Organizzazione mondiale della sanita’ (OMS). Si tratta di una patologia piuttosto pericolosa che ha un tasso di mortalita’ del 30 per cento: ad oggi si sono riscontrati 571 casi confermati in laboratorio in 13 Paesi - dall’Egitto alle Filippine, dalla Malesia allo Yemen -, con circa 175 vittime. Il virus e’ simile a quello della SARS, ma qui il tasso di mortalita’ scende al 10 per cento. La MERS fa paura anche in Nordamerica, dopo i due casi di contagio negli Sati Uniti e dopo che un dottore della Florida affetto dal virus e’ volato in Canada. L’uomo, che non si ancora se sia americano o canadese, e’ stato esposto alla malattia perche’ a contatto con un paziente colpito da MERS che aveva appena viaggiato in Arabia Saudita. Nel frattempo venti sanitari di quell’ospedale sono stati monitorati per eventuali sintomi come febbre da influenza e tosse che possono potenzialmente portare a mancanza di respiro, polmoni-te e anche alla morte. L’Organizzazione mondiale della sanita’ questa settimana ha affermato che il virus “non costituisce ancora un’emergenza globale”, ma c’e’ forte preoccupazione in Canada. “E’ chiaro che non possiamo monitorare tutti i casi, ascoltare tutti i casi e osservare la diffusione (del virus) da luoghi come l’Arabia Saudita in altri Paesi”, ha affermato il dottor Michael Gardam, responsabile del controllo e prevenzione delle infezioni all’University Health Network di Toronto. “Penso pero’ che per certe parti del mondo, in particolare l’Arabia Saudita, dovremmo stilare dei travel advisory - ha proseguito Gardam - Questo non significa che una persona non possa andare la’, ma bisognerebbe rendere molto chiaro che ci sono potenziali problemi nel scegliere quella meta, e dovremmo guardare alle persone che tornano indietro, specialmente se mostrano sintomi (della malattia)”. La dottoressa Mary Vearncombe, che era la responsabile del controllo delle infezioni al Sun-nybrook durante l’epidemia della SARS, ha invece affermato: “Ci sono di certo molti viaggi di lavoro tra il nostro Paese e il Medio Oriente, e rimarrei sorpresa se non avessimo uno o due casi di MERS”.

16 maggio 2014