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Non ha perso tempo il...”nuovo” presidente
della Re-pubblica e, dopo il tradizionale discorso di accettazione e
una rapida consultazione Giorgio Napolitano ha affidato l’incarico
di formare il nuovo governo a Enrico Letta che, se premier, sarebbe
il piu’ giovane, 47 anni, tra premier europei.
Una scelta, quella di Napolitano, che ha un po’ sorpreso in quanto
il can-didato dato quasi per sicuro era l’ex presidente del Consiglio
Giuliano Amato denomina-to il dottor Sottile.
Napolitano, Re Giorgio per molti, nel suo discorso dopo la sua rielezione
era stato parti-colarmente critico nei confronti dei partiti “sordi
e inca-paci di collaborare nell’interesse del Paese in questi
momenti particolarmente critici”.
“ Questo governo non nascera’ a tutti i costi,nascera’
se ci saranno le condizioni”.
La frase detta da Enrico Letta dopo aver ricevuto l’in-carico
fotografa l’atteggiamento con cui egli affronta la scelta della
squadra di governo:niente ricatti, ferma restando la volonta’
di confronto per arrrivare a solu-zioni forti politicamente e soddisfacenti
per tutti i partiti.
Allo stesso tempo sintetizza anche le proccupazioni del presidente del
Con-siglio incaricato, secondo esponenti del Pd, sulla reale volonta’
di Silvio Berlu-sconi di far nascere questo governo dopo che il Pdl
ha chiaramente fatto intendere di esigere un governo altamente politico
e con una massima attenzione alla Giu-stizia.
Per Letta si tratta della formazione del nuovo governo che prevede almeno
18 ministri: un esecutivo a medio-lungo termine con l coinvolgimento
di tutti i partiti della maggioranza e le varie com-ponenti del Pd ma
alla condizione - cosi’ si espresso il presidente incaricato -
che ci sia un certo grado di innovazione oltre a quello dell’esperienza
richisto dai par-tners europei.
Il fine settimana sara’ per definire i re-sponsabili dei diversi
ministeri dopo-diche Letta incontrera’ nuovamente il presidente
Napolitano e, forse lunedi’ si presentera’ in parlamento
sempre che...