Oltre 1500 canadesi detenuti in
carceri estere
Per oltre due mesi gli attivisti canadesi John Greyson e Tarek Loubani
sono stati sulle cronache internazionali per essere stati imprigionati
in un carcere in Egitto, prima di essere rilasciati. Altro caso è
stato quello degli attivisti di Greenpeace Alexandre Paul e Paul Ruzycki,
detenuti in Russia e accusati di pirateria.
Ma ci sono altri canadesi che stanno scontando sentenze all'estero:
in totale sono circa 1590, fa sapere il Dipar-timento degli Affari esteri
canadese.
La maggioranza, 1.097, sono "al fresco" negli Stati Uniti,
mentre gli altri sono sparsi in più di 85 Paesi.
Non si conoscono i dettagli sul motivo delle detenzioni, la loro durata
e quali siano i casi contestati dal governo canadese. Gruppi a sostegno
dei diritti umani continuano a monitorare diversi casi in cui canadesi
sono detenuti in-giustamente o hanno subito delle vio-lazioni dei diritti
umani. Una storia a buon fine è quella di Hamid Ghassemi-Shall,
che è riuscito a tornare in Canada dopo 64 mesi di prigionia
in Iran, in-cluso un anno di carcerazione solitaria.