Che succede?
Tagli e modifiche di programmazione multiculturale da
parte della Rogers nel palinsesto della Omni Tv hanno al-lertato varie
comunità minoritarie- da quella italiana alla portoghese, dalla
cinese all'indiana - che temono che ciò significhi perdere trasmissioni
di in-formazione, approfondimento ed in-trattenimento in lingua madre.
Un allarme che ha fatto mobilitare il Congresso Nazionale degli Italo-Cana-desi,
con primo firmatario il presidente Michael Tibollo il quale, martedì
scorso ha spedito una lettera di protesta alla Canadian Radio-television
Tele-communications Commission (CRTC), massima autorità in materia.
"È con grande dispiacere che apprendo che Rogers Communications
taglierà i finanziamenti ai programmi multicul-turali di Omni
Television - scrive Ti-bollo -. “Il multiculturalismo è
il fon-damento e la colonna vertebrale dell'e-conomia canadese e del
nostro tessuto sociale.”
“Il multiculturalismo - sot-tolinea Tibollo - e ‘ “qua-lità
intrinseca" .Un elemen-to talmente centrale che il governo canadese
ha pen-sato fosse importante sta-bilirlo nella sua costitu-zione, alla
sezione 27.
"Questo statuto dovrà es-sere interpretato in accordo con
il mantenimento e il potenziamento della cul-tura multi-culturale dei
ca-nadesi".
Il Congresso Nazionale de-gli Italo-Canadesi osserva che se l’organo
regolatore della telecomunicazione
(CRTC) “permettesse la cancellazione e o riduzione della programmazione
multiculturale su OMNI Television Network - an-drebbe a detrimento di
al-cune sezioni della Legge sulle trasmissioni che evi-denziano il concetto
di salvaguardia ed arricchi-mento dei tessuti culturali e l’enfasi
sulla nozione che le programmazioni dovreb-bero riflettere nonche’
in-coraggiare lo sviluppo del-l’espressione di attitudini, opinioni,
idee, valori e creativita’ artistica cana-dese.
Se l’ente regolatore dara’ il suo benestare a tagli di fi-nanziamento
e di pro-grammi- ribadisce Tibollo nella lettera - vorrebbe dire che
la CRTC raggiun-gerebbe meno utenti mul-ticulturali e quindi cre-erebbe
i presupposti per un enorme disservizio a tutti quei Canadesi che contano
su tale tipo di program-mazione.
Riferendosi alle moti-vazioni dei tagli e modifiche ai pro-grammi multiculrali
addotte dalla Rogers - una decisione
“estremamente dif-ficile” come afferma lo stesso presidente
di Rogers Media, ma det-tata da situazioni di mer-cato - l'avvocato
Tibollo controbatte: "Come Rogers può giustificare tagli
a Omni, quando la società Rogers Broadcasting Li-mited ha avuto
profitti per 12 miliardi nel 2012, con il 35% di ritorno negli inve-stimenti
per i suoi azionisti? Questi guadagni vanno oltre l'eccezionale, eppure
l'azienda dice che non ci sono abbastanza fi-nanziamenti per la pro-grammazione
multi-cul-turale e multilinguistica".
Un concetto quello che espone Tibollo per cui la riduzione di finanziamento
per la programmazione multiculturale in favore del business non va nel-l'interesse
del pubblico.
Il Canada è una na-zione in predomi-nanza multicultura-le, quindi
una deci-sione dettata dal business non può andare a diminuire
una pro-grammazione fondamen-tale per gli immigrati e le etnie che formano
il Ca-nada".
Rogers - osserva il pre-sidente del Congresso Na-zionale degli ItaloCanadesi
- potrebbe dire che la sua redditività deriva da servizi in altri
settori, "ma le in-formazioni finanziarie sul-le telecomunicazioni
multi-culturali rimangono crip-tiche e non verificabili per la struttura
di relazione finanziaria - si legge nella lettera -. Se Rogers vuole
argomentare che le teleco-municazioni multiculturali non sono redditizie,
ci o’dovrebbe essere veri-ficato. “
In quanto alll’interesse
sulle telecomunicazioni multiculturali l'avvocato Tibollo osserva che
se Ro-gers afferma che non ci sono abbastanza telespet-tatori, dovrebbe
fornire da-ti statistici a supporto di tale posizione".
“I membri del Congresso Nazionale degli Italo-Ca-nadesi sono sempre
stati attenti telespettatori dei programmi di Omni, e ne-gli anni questo
canale è di-ventato un punto di rife-rimento per moltissimi te-lespettatori
canadesi. La politica di Rogers potrebbe presto portare alla scom-parsa
della programma-zione multiculturale e mul-tilinguistica gratuita. ”
Il documento di 5 pagine inviato dal Congresso alla CRTC si conclude
con un appello che va oltre la difesa dai tagli: per ri-spettare pienamente
la legge,- afferma Tibollo - Omni dovrebbe investire su nuovi programmi
mul-ticulturali, non viceversa tagliare la programmazione attuale".
“Omni è un vero punto di riferimento per i "new-comers"
e per le minoranze etniche: la popolazione ca-nadese continua a crescere,
così fa il tessuto culturale della sua gente.”
"Rogers non può tagliare la programmazione e allo stesso
tempo sostenere che incoraggia e sviluppa le tradizioni, le opinioni,
le idee, i valori e la creatività artistica canadesi, quando
sta facendo l'opposto", ri-marca Michael Tibollo.
"Speriamo che questa let-tera dia alla CRTC un'idea di quello che
è il sentore comune dei canadesi.
Omni è stato un pioniere nella programmazione multiculturale.
È un ele-mento necessario per raf-forzare e preservare la no-stra
nazione multicul-turale".