Lo Specchio

Edifici pubblici, fumatori no grazie


Ma il sindaco di Toronto Ford critica la disposizione del consiglio sulla salute

Rob Ford ha criticato una disposizione del consiglio sulla salute di Toronto, che riguarda l'imposizione di maggiori restrizioni sui luoghi in cui si può fu-mare, iniziando dalle en-trare e dalle uscite dei palazzi. Il sindaco della città sulle sponde del lago Ontario dice di "non es-sere un fumatore", ma ritiene opportuno che il governo venga coinvolto in questa questione. "Non mi piace che il governo dica alla gente dove pos-sono o non possono fu-mare", ha affermato lo scorso lunedì.
"Dove vogliamo arrivare con queste misure? - ha chiesto il primo cittadino - Un giorno faremo diven-tare questa città vietata ai fumatori? Questa è la direzione che stiamo prendendo".
Lunedì il consiglio sulla salute aveva votato per la proibizione del fumo nello spazio di nove metri dal-l'ingresso e dall'uscita di edifici pubblici. Inoltre ha voluto redigere una pro-posta di divieto per il fumo nelle piazze pubbliche. Per "edifici pubblici" si in-tendono il palazzo mu-nicipale, centri commer-ciali, negozi, palazzi isti-tuzionali, uffici e condo-mini che sono accessibili al pubblico. Anche i patio sarebbero nella "lista nera" dei luoghi vietati ai fumatori, come già suc-cede a Ottawa e a King-ston nella provincia del-l'Ontario, mentre è già proibito in Alberta, Nova Scotia e Yukon.
Ma le "terrazze" sono ar-gomento di disputa per l'industria della ristora-zione, secondo cui vietare i patio ai fumatori porte-rebbe l'erosione dei pro-fitti e "spingerebbe" i fu-matori sui marciapiedi. Tony Elenis, presidente dell'Ontario Restaurant Hotel and Motel Asso-ciation, pensa che la legge vigente - che lascia al ristoratore la libertà di decidere se è vietato fu-mare nei patio - "è ade-guata e funziona per il pubblico".

 

4 ottobre 2013