italocanadese ucciso
E’ un italocanadese la vit-tima del 55mo omicidio
del 2013.
Vito Gironda, 59 anni, è stato trovato morto il gior-no di Natale
nella casa in cui viveva, nella zona di Jane Street a nord di Lawrence.
Secondo l'autopsia sareb-be stato ammazzato .
Le cause del decesso non sono state ancora rese note dagli investigatori.
Vito Gironda
ha vissuto con i genitori per tutta la vita in quella casa al 35 di
Ettrick Cres.
Dopo la morte del padre nel 2003 si è preso cura della madre
Caterina, fino a quando la 92enne e’ stata trasferita a Villa
Colombo nel 2011.
Vito sarebbe stato al cen-tro di una una lunga ed intricata disputa
familiare, come dimostrano anche alcuni fascicoli di tri-bunale.
La disputa nascerebbe dalla convinzione da parte dei fratelli della
vittima che questi abbia non solo convinto la madre a cam-biare il testamento
ren-dendolo unico erede della casa, ma anche che suc-cessivamente l’abbia
spinta alla cessione della proprieta’ .
La donna aveva cambiato il testamento nel 2005, e aveva dato in procura
i suoi averi a Vito,to-gliendoli ai due figli maggiori.
Secondo una sentenza di tribunale dello scorso giugno, il Gironda avreb-be
circuito la madre ma-lata di demenza spin-gendola a cedergli la casa
per due dollari e a tra-sferire dal suo conto cor-rente 175mila dollari
nel 2008 e 2009.
I fratelli di Gironda ave-vano detto in tribunale che la madre era "dipendente
fisicamente ed emotiva-mente" di Vito, il quale l'avrebbe "alienata
dal resto della famiglia".
Il giudice della Corte su-prema dell'Ontario Mi-chael Penny ha giudicato
Gironda non appropriato come tutore della madre, e ha trasferito la
procura ai due figli maggiori.
Nelle note del processo, che ha un ricorso pen-dente, il giudice aveva
scritto che "le percezioni e le valutazioni di Vito sono oscurate
da interesse nar-cisistico ed egocentrismo preoccupante". Secondo
il giudice Vito voleva gestire i soldi della madre a suo beneficio.
Penny aveva ordinato a Gironda di re-stituire la casa alla madre, ma
aveva giudicato valido il testamento, che lasciava a Vito l'abitazione
dopo la morte della donna.
Il giudice in ottobre
aveva dato il permesso a Gironda di continuare a vivere al 35 di Ettrick
Cres., ma solo dietro pagamento di un affitto di 1,800 dollari al mese
- come da prezzo di mercato - meno cento dollari per le spese di ma-nutenzione.
L'affitto ve-niva ridotto a 850 dollari, a seguito dei danni per l'allagamento
avvenuto lo scorso luglio, fino al com-pletamento dei lavori di riparazione,
ma era re-troattivo dal maggio 2011, quando la madre si era trasferita
nella casa di riposo.
Durante il processo Gi-ronda aveva affermato di aver abbandonato la
scuola al grade 12 e di non aver mai lavorato. L'uomo viveva grazie
al gioco d’azzardo, e aveva be-neficiato della pensione di disabilità
(ODSP) per un po' di tempo. Aveva una relazione tesa con i tre fratelli
e nel 2008 era stato arrestato per aver mi-nacciato e aggredito ver-balmente
uno di loro.
Gironda avrebbe affer-mato di "ficcare una pal-lottola" in
testa del fra-tello: aveva il porto d’ar-mi per diverse pistole
e fucili. La sua famiglia lo ha accusato di aver cir-cuito la madre
a chiamare il fratello e ritirare la de-nuncia. Nel 2011 Gironda aveva
anche minacciato lo staff dell'ospedale dove era ricoverata la madre,
accusandolo di negli-genza. La polizia gli aveva impedito di tornare
nella struttura sanitaria.
Le indagini della polizia proseguono.