tre anni senza risposte
Son gia’ trascorsi tre anni dal ritrovamento del
cadavere di Sonia Varaschin, la 42enne infermiera scomparsa nell’agosto
del 2010. ad Orangeville.
Nonostante tutti gli sforzi e l’impegno degli inquirenti su ogni
possibile pista che porti alla soluzione della misteriosa uccisione
, si brancola ancora quasi nel buio.
In questi giorni il caso ritorna alla ribalta perche’ la provincia
offre una taglia di $50,000 per infor-mazioni rilevanti che aprano lo
spiraglio della soluzione delle indagini.
Come il lettore
ricordera’ della Varaschin si erano perse le tracce per qualche
settimana da quel giorno in cui, inaspettatamente ed incomprensibilmente
non si era presentata al lavoro. Le macchie di sangue sulle mura esterne
della sua abitazione di Spring Street ad Orangeville fanno presagire
il peggio. quel sangue imbratta anche la sua automobile, ritrovata dalla
polizia allertata della scomparsa, in un vicolo nei pressi della piazza
principale del paese, lontano dalla casa dove questa donna minuta, dal
sorriso dolce era stata vista l’ultima volta domenica sera.
L’automobile - una Toyota Corolla bianca, aveva le portiere spalancate
ed il cofano aperto.
Il 5 settembre il cadavere di Sonia viene ritrovato in una zona boschiva,
non lontano dalla sua casa.
Da allora la frenetica azione degli inquirenti per scoprire l’assassino
o gli assassini.
Spunta una impronta, quella forse lasciata dallo stivale del killer.
Si procede a prelievo di campioni di DNA alla popolazione, e forse proprio
da tali esami potrebbe arrivare la chiave giusta , afferma il responsabile
dell’inchiesta.
Ma per ora non basta. Di qui il nuovo appello e la ricompensa.