Forcillo, libero su cauzione di
$510mila
Nel procedimento che dovrà accertare le responsabilità
per la morte di Sammy Yatim, decisiva sarà la cadenza dei nove
spari
Otto colpi di pistola su nove hanno investito Sam-my Yatim. Il ragazzo
di 18 anni che brandiva un coltello sul tram 505 di Dundas St. è
morto poco dopo al St. Michael's Hospital di Toronto. Non si sa se la
nona pallottola abbia colpito il tram o qualche oggetto.
L'agente di polizia coinvolto in questo caso di efferata violenza, James
Forcillo, è stato accusato di omicidio di secondo grado dall'Ontario's
Spe-cial Investigations Unit (SIU).
Forcillo, dopo aver pre-muto il grilletto per nove volte, si è
subito detto pronto a tornare al lavoro, e ha espresso grande sor-presa
per la sospensione voluta dal capo della polizia Bill Blair.
Nel processo che dovrà accertare le sue respon-sabilità,
di grande rilievo sarà la cadenza degli spari. Forcillo ha fatto
partire tre colpi di pistola, poi c'è stata una pausa di sei
secondi, a cui sono seguite altre sei pallottole e l'utilizzo del Taser
da parte di un secondo agente. Ad oggi non esiste un'in-chiesta sull'utilizzo
del Taser. Il capo della polizia Bill Blair ha affermato che consegnerà
un suo rapporto al Toronto Police Service's Board, e ha commissionato
a un giu-dice in pensione un dossier sull'uso della forza e su protocolli
di nuovi ap-procci delle forze del-l'ordine. Blair aveva so-speso Forcillo,
decisione definita "straordinaria" da Mike McCormack, pre-sidente
della Toronto Po-lice Association. Come "straordinario" è
stato il trattamento "di favore" per un agente accusato di
omicidio. Nel giro di due giorni, infatti, Forcillo è stato portato
davanti a un giudice e rilasciato su cauzione di 510mila dol-lari, senza
fare un'ora di galera. Un epilogo che getta ombre sui trattamenti riservati
agli agenti di polizia.
La famiglia di Yatim non ha voluto commentare, non trovando "la
forza necessaria". I genitori sono straziati dal dolore e non vedranno
più loro figlio, mentre l'agente in-dagato è a casa con
i propri cari.