Lo Specchio

Letta agli Italiani in Canada:
‘voi, I Migliori ambasciatori’

Il premier Letta ha espresso grande ammirazione verso la nostra comunità

"L'Italia viene da un periodo molto complicato, da cui non è ancora uscita, ma sono convinto che le maggiori difficoltà siano alle spalle. Il futuro, anche grazie al vostro lavoro, sarà migliore". Enrico Letta si è di-mostrato fiducioso per le sorti del suo Paese ed am-mirato nei confronti della nostra comunità domenica scorsa al Paramount di Woodbridge, durante l'Amici Gala organizzato dal Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi e dalla Cibpa. Circa mille persone hanno salutato il presidente del consiglio, alla prima visita in Canada, in un incontro pubblico con Stephen Harper. Non accadeva di vedere i primi ministri italiano e ca-nadese in un contesto del genere dal 1977, dai tempi di Andreotti.

Letta, nel ringraziare tutti i connazionali residenti in Canada, ha colto l'occa-sione per dare una "stoc-cata" ai precedenti go-verni. "Siete stati i nostri migliori ambasciatori del-l'Italia in Canada, avete rappresentato al meglio un Paese che faticava a rap-presentarsi nelle sue isti-tuzioni, in una politica complessa e instabile", ha affermato il premier.
Ha definito la nostra co-munità "tra le più dina-miche ed integrate in questo Paese e che allo stesso tempo ha dato un grande contributo per la nuova e moderna identità canadese".
"Avremmo bisogno di molte più sale per racco-gliere tutta la comunità italocanadese, una delle più grandi e importanti in Canada", ha proseguito Letta, nel Paese della fo-glia d'acero per presentare la sua nuova strategia di business - "Destinazione Italia" - che mira ad at-trarre nuovi capitali verso il Belpaese.

Ha lodato "spirito impren-ditoriale, esperienza, amo-re e passione" dimostrati dalla nostra comunità ne-gli ultimi anni, auspicando che "l'Italia e il Canada rafforzino i rapporti bila-terali". Ha poi ringraziato il governo Harper per la solidarietà dimostrata du-rante il terremoto del-l'Aquila nel 2009, e per la presenza in Italia del ministro Julian Fantino per le celebrazioni in Si-cilia relative a "Operation Husky", campagna di li-berazione dell'Italia.
Stephen Harper, dal canto suo, ha ringraziato Letta e l'Italia, sottolineando il contributo dei nostri con-nazionali nella costru-zione del Canada: "Gli italocanadesi hanno co-struito i palazzi, famiglie e comunità. Hanno portato valori di fede, respon-sabilità e sacrificio, che hanno contribuito a ren-dere il Canada un Paese migliore". Il primo mini-stro canadese, a differenza di altre occasioni, ha scherzato con i presenti e si è rivolto alla platea in italiano. "La prima gene-razione ha costruito i palazzi, ora la seconda ge-nerazione è il loro pro-prietario". Poi ha parlato del museo Pier 21 di Halifax, e soprattutto ha menzionato alcune delle figure più importanti della nostra comunità, tra cui Frank Iacobucci, primo italiano a far parte della suprema corte canadese; la cantante Ivana Santilli, l'attore Bruno Gerussi, e il fondatore di Chin Radio, Johnny Lombardi. Di Lombardi ha citato una sua frase storica: "La di-versità rafforza la nostra comunità". Stephen Har-per ha infine brindato all'"amicizia eterna" tra Canada e Italia.

In sala erano presenti il ministro Fantino, che ha fatto da maestro di cerimonie, i suoi colleghi To-ny Clement, Jason Kenney, Jim Flaherty e Joe Oliver, l'amba-sciatore Gian Lorenzo Cornado, il console Tullio Guma, vari se-natori e deputati come Stella Ambler, chair dell'Italian-Cana-dian Parliamentary Committee, tredici sindaci e i tre parla-mentari italiani della Circo-scrizione del Nordamerica, Re-nato Turano, Francesca La Mar-ca e Fucsia Nissoli Fitzgerald.
"Abbiamo vissuto una serata storica, che ci fa ben sperare sulle future relazioni tra il Ca-nada e l'Italia", ha affermato Mi-chael Tibollo, presidente del Congresso Nazionale degli Ita-lo-Canadesi.
Letta si è trasferito ad Ottawa lu-nedì, dove ha avuto un incontro formale con Harper. Martedì è partito per New York: ad at-tenderlo l'Assemblea Onu, per discutere del conflitto siriano e del dossier nucleare iraniano.

Julian Fantino, ministro dei Ve-terans Affairs, si è emozionato nel presentare un evento che rimarrà nella storia. "È stato un grande onore accogliere a Vau-ghan i primi ministri Harper e Letta assieme".
Fantino è anche riuscito a scherzare con Harper durante il suo intervento in italiano. Ri-prendendo la famosa frase di Johnny Lombardi, gli ha detto: "Hai fatto una buona "jobba"".
Francesca La Marca, deputato di Toronto al Parlamento italiano, è stata entusiasta della serata di Woodbridge, "che rafforza i rapporti tra Italia e Canada, due Paesi che non sono solo partner commerciali, ma soprattutto amici".
Fucsia Nissoli Fitzgerald, altra deputata per la circoscrizione del Nord e centro America , dice di aver vissuto "una serata splen-dida, ho visto anche il presidente Letta molto contento, quindi i commenti in Italia saranno po-sitivi".
Tony Porretta, responsabile del patronato Epasa e presidente del Museo Amici, pensa invece al-l'impatto dell'iniziativa sugli italocanadesi della Gta. "L'Amici Gala ha dato lustro alla nostra comunità, e spero porti dei risultati concreti nel rafforzamento dei rapporti bila-terali tra Italia e Canada".
Infine Sam Ciccolini, dignitario della nostra comunità, confessa tutto l'orgoglio di essere italiano. "Letta è stato splendido, ha par-lato in tre lingue e ci ha lasciato un messaggio di grande spe-ranza: Italia e Canada vogliono accrescere gli accordi bilaterali, consolidando le proprie rela-zioni - ha affermato Ciccolini - Parlando con Letta, gli ho pro-posto di portare in Canada tanti di quei professionisti italiani che non trovano lavoro nel proprio Paese. Lui mi ha risposto: "Non è una cattiva idea". Dobbiamo pensare con ottimismo al fu-turo".

Mattia Bello / - Lo Specchio

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Peccato che la scorsa domenica il presidente del Consiglio Enrico Letta sia arrivato all’ae-reoporto di Toronto nel pomeriggio ...
Se fosse stato nella mattinata, avrebbe potuto esserci anche il tempo per un diretto in-contro e non solo formale con la nostra comunita’ come sempre e’ avvenuto nel passato con premier e presidenti della nostra Repubblica: peccato!
Nel suo intervento alla serata con il premier Harper e ri-ferendosi alla politica italiana troppo spesso confusa e complessa, il presidente Letta ci ha detto “con la vostra forza ci avete rappresentato come persone credibili, re-sponsabili e per questo voglio ringraziarvi” .
Grazie presidente Letta, ma perche’ dalle parole non pas-sare ai fatti rendendo quel grazie piu’ concreto con la solu-zione di tante problematiche (per esempio, il riacquisto e riconoscimento della cittadinanza) fugando cosi’ i dubbi dell’Italia fuori d’Italia che pensa che, in realta’ all’Italia delle necessita’degli italiani all’estero importa ben poco?
( Sergio Tagliavini)

27 settembre 2013