Lo Specchio

Libero commercio, accordo storico Canada -Ue


Bene per gli allevatori, male per i caseifici.
Preoccupazione dalla Paron Cheese Company di Hamilton


Il Canada e l'Unione Euro-pea hanno raggiunto un primo storico accordo in materia di libero com-mercio, discutendo ve-nerdì scorso del Canada-EU Trade Agreement (CETA). Il governo di Stephen Harper ha af-fermato che tale intesa significherebbe entrate per 12 miliardi di dollari al-l'anno, e un aumento del commercio bilaterale del 20 per cento.
L'accordo non è ancora stato ratificato, gli esperti pensano che ci vorranno altri due anni, ma por-terebbe la rimozione del 98 per cento delle tariffe Ue su una vasta gamma di prodotti canadesi da su-bito, e il 95 per cento sulle tariffe agricole. Alcune ta-riffe cambierebbero ne-ll'arco di sette anni.
Vediamo nel dettaglio come il CETA interesserà i canadesi.

BENI PIÙ ECONOMICI

Quando entrerà in vigore il CETA, i canadesi paghe-ranno di meno per molti beni come cibo, vino e al-colici, e anche auto eu-ropee di lusso - se la concessionaria e le case europee passeranno attra-verso l'eliminazione delle tariffe di dogana. Per esempio, il 10% della ta-riffa europea sui veicoli sarà eliminata, mentre le tariffe sui pezzi di ri-cambio scenderanno del 4,5 per cento.
Michael Hatch della Ca-nadian Automobile Dea-lers Association applaude l'eliminazione di tali costi, che "si tramuterà in prezzi più vantaggiosi per i canadesi".
L'Unione Europea dice che le tasse su vino e li-quori saranno cancellate. Ottima notizia, dato che metà delle importazioni di vino nel nostro Paese ar-rivano dall'Europa.

PIÙ ESPORTAZIONE CARNE
Saranno aumentate in ma-niera significativa le quote di carne bovina, di maiale e di bisonte, dando ai pro-duttori migliore accesso al mercato europeo.
L'aumento potenziale nelle vendite annuali è sti-mato in un miliardo di dollari.
Il Manitoba si aspetta che l'accordo porti beneficio ai suoi prodotti agricoli, inclusa la carne bovina, di maiale e l'olio di colza canadese, così come per i prodotti manifatturieri e altri business.

PREOCCUPAZIONE
PER IL FORMAGGIO
I caseifici europei potran-no vendere al Canada 29-mila tonnellate di for-maggio, rispetto alle attuali 13mila tonnellate. Il ministro dell'Agricol-tura Ritz non accetta sentir dire che il Canada ha gua-dagnato nell'industria del-la carne bovina, di maiale e di bisonte, sulle spalle dei caseifici. Eppure il go-verno federale sta consi-derando il fatto di com-pensare chi dovesse per-dere affari a causa di questo accordo.
"Siamo molto arrabbiati per questa decisione", af-ferma Natalie Paron della Paron Cheese Company in Hamilton. "Se il governo vuole importare più for-maggio e a un prezzo minore sarà un disastro per le nostre finanze". La ditta Paron fa formaggio da quattro generazioni, ed è specializzata nel Monta-sio, dalla tradizione friu-lana. "Se il Montasio che arriverà dall'Italia sarà più conveniente per il cit-tadino, è chiaro che per-deremo dei clienti. La no-stra è una ditta a con-duzione familiare, e lavo-riamo solo con materie prime canadesi", ha pro-seguito Natalie. Su eventuali rimborsi e com-pensazioni da parte del governo, la Paron non si sbilanca. "È troppo presto per parlarne, di sicuro non si prospetta un futuro ro-seo", ha concluso .

DIRITTI SULLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE E FARMACI.
La protezione dei brevetti e i diritti sulla proprietà intellettuale erano un punto chiave nei negoziati tra Canada e UE, in par-ticolar modo nel campo farmaceutico.

Canada's Research-Based Pharmaceutical Compa-nies si dice soddisfatta dell'accordo, anche se non si conoscono i margini della trattativa.
La premier dell'Ontario Kathleen Wynne ha detto che la Provincia appoggia il CETA, ma vuole essere sicura che ci siano delle compensazioni in caso che le industrie farmaceutiche locali vengano colpite ne-gativamente.
La Wynne sostiene l'ac-cordo perché creerà 30-mila nuovi posti di lavoro nel settore manifatturiero e dei servizi nella pro-vincia.

25 ottobre 2013