quanti difetti!
Dovevano essere a prova di falsari!
Invece..
I biglietti da venti dollari in fibra plastica si stanno rivelando “difettosi”,
forse tanto quanto quelli che una zecca clandestina po-trebbe produrre.
A parte il fatto che le nuove banconote restano appiccicate l’una
all’altra (facendo correre il rischio di pagare 40 invece del
dovuto 20, se il ne-goziante non e’ molto co-scienzioso), il biglietto
dal taglio piu’ usato in Canada non e’ accettato dalle macchinette
dei distri-butori automatici,
le cosi-dette vending machines, e gli operatori del settore hanno dovuto
investire centinaia di migliaia di dollari per adattare i dispositivi
di accettazione delle banconote, modi-fiche che si sono rese necessarie
anche per par-chimetri, slots dei casino’ e casse automatiche
di self -serve ai supermercati.
C’e’ anche chi ha affer-mato che il materiale sintetico
usato per le nuove banconote e ‘ facil-mente infiammabile: la
deuncia interessa le banconote da $100 che, secondo alcune fonti - non
confermate - sarebbero andate in fumo solo perche’ lasciate in
un’auto al sole per troppo tempo, o si sarebbero sciolte per-che’
riposte in una cas-settina metallica vicina ad un termosifone...!
Ma la Bank of Canada smentisce.
E la banca ha anche smentito l’ultimo, in or-dine di tempo, dei
reclami relativi alle moderne ban-conote.
Un esperto in botanica (Sean Blaney dell’Atantic Canada Conservation
Da-ta Centre) dice infatti che la famosa foglia d’acero , simbolo
per eccellenza del Canada, non e’ canadese, ma norvegese!
Se ne e’ accorto guardando con occhio botanico il biglietto da
$20 .
La Banca si giustifica ricorrendo all’ interpre-tazione artistica
dell’im-magine stilizzata.