Lo Specchio

‘Sconfitta’ italo-canadese

Prima di ogni cosa, voglio con-gratularmi con la Wynne per la sua riuscita. Pero', la sua scelta dei mi-nistri dimostra alla comunita' come siamo ridotti nella stima di coloro che pre-tendono di gestire e sviluppare il nostro Ontario.
La comunita' italo-canadese (quasi un milione dei 13 milioni di abitanti) viene riconosciuta per la sua importanza economica-politica dal nuovo premier con dicasteri noti per non essere indispensabili (tranne quello di Chiarelli, ricevuto piu' per metterlo sotto torchio nelle prossime inchieste pub-bliche/parlamentari che per dargli la possibilita' di gui-dare l'Ontario verso un avvenire piu' promettente nel settore energia).
Mi dispiace che la Pupatello abbia rinunciato alla pos-sibilita' di diventare ministro delle Finanze, dopo la sua sconfitta per la leadership. Avrei preferito una sua de-cisione diversa. Ammenttendo cio', rimango sorpreso che le manovre dietro le quinte (ed apertamente), di deputati come Be-rardinetti, Sergio e Del Duca ("gui-dati" dal Chairman dell'equipe elet-torale per il partito, l'ex-deputato Sorbara, per assicurare la sconfitta della Pupatello durante la corsa appena conclusa ) abbia prodotto cosi' poco nei loro confronti.
Sorbara, in maniera particolare, visto il suo ruolo chiave nel Partito e nelle prossime ele-zioni, e considerando che nonostante le nu-merossime insistenze di neutralita' si trovo', guarda caso, nel "box" di Hoskins per guidarlo verso la Wynne (e poi sparse la voce vantandosi del suo ruolo indi-spensabile nel risultato finale). La scelta del nuovo governo dovrebbe rappresentare una realta' amara per i deputati italo canadesi: o Sorbara ha pochissima in-fluenza sul premier, oppure ha pochissima stima per i suoi colleghi con cui condivide le origini. Con quale dei "due" ci dovremmo mettere noi?

On. Joe Volpe

22 febbraio 2013