un colpo al cerchio
e uno alla botte: bastera’?
Le ‘buone intenzioni’ della neo Premier Wynne, che nel discorso
del trono auspica una sorta di col-laborazione con i partiti all’opposizione,
si sono presto rivelate inutili.
La politica di “un colpo al cerchio ed uno alla botte” e’
sfumata con le prime battute, o battutacce, in parlamento, quando le
discussioni, piu’ che mai accesse, hanno riaperto la dolorosa
questione della
“ cara” ( in senso di costo-sissima”) cancellazione
delle centrali a gas, che aveva spinto Mc Guinty alla sospensione dei
lavori della legislatura .
Battaglieri piu’ che mai i conservatori di Tim Hu-dack che sul
fiasco dei progetti di Oakville e Mis-sissauga marciano a tamburo battente
sperando di far cadere i liberali per andare a nuove elezioni.
Intenzioni queste gia’ anticipate dal negativismo con il quale
e’ stato ri-cevuto il piano di governo delineato nel discorso
del trono, un piano che i liberali di minoranza han-no sottolineato
dara’ spa-zio alle proposte dei due partiti all’opposizione.Proposte“vaghe”
per la leader NDP Horwath che e’ pero’ di-sposta alla prova
del nove del bud-get che dovrebbe arrivare ad Apri-le.
I propositi del premier Wynne sono stati invece immediatamente squalifi-cati
dal conservatore Hudak che non ci sta con una ricetta di governo con
“ un po’ di PC ed un po’ di NDP e tanto di vecchio
McGuinty”.
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