La Concordia ritorna in asse
successo della straordinaria e complessa operazione di
parbuckling
"Abbiamo dimostrato a tutto il mondo cosa è in grado di
fare la tecnologia italiana. E' un momento di grande orgoglio italiano".
Lo ha detto il premier En-rico Letta martedì scorso, durante
una conferenza stampa a Palazzo Chigi poco dopo l'avvenuta ro-tazione
della nave Con-cordia, il cui relitto è tornato in asse al termine
dalla complessa opera-zione di parbuckling, e si è appoggiato
sul fondale artificiale appositamente predisposto.
Con l'operazione Concor-dia, spiega Letta, "abbia-mo voltato pagina
nell'im-magine pubblica del no-stro Paese che, in occa-sione nell'incidente
della nave, è stata di fuga dalla responsabilità e che
è passata, ahi noi, nel resto del mondo. Invece, oggi (martedì,
ndr), grazie a tutti voi, abbiamo voltato pagina".
Nel porto dell'Isola del Giglio hanno brindato an-che i tecnici: "Meglio
di così non poteva andare". Tutta la parte ingegne-ristica
dell'operazione di recupero della Concordia e' orgogliosamente italia-na.
Ora si guarda a quando la nave potrà essere portata via dal Giglio,
non prima della prossima pri-mavera. Il responsabile della Protezione
civile Franco Gabrielli si è detto molto soddisfatto e ha rin-graziato
gli abitanti del-l'Isola del Giglio. "Grazie ai gigliesi con cui
abbiamo condiviso sofferenze e paure". "La loro presenza -
ha aggiunto Gabrielli - non è mai stata una pre-senza ostile
ma sempre di affetto e sostegno per il raggiungimento di un obiettivo
che questo terri-torio voleva al di sopra di tutto".
La ricerca dei cadaveri delle due vittime non ancora recuperate della
Costa Concordia non inizierà prima di qualche giorno, ha spiegato
il capo della Protezione Civile sottolineando che l'attività
per poter consentire le operazioni sono già ini-ziate martedì.
"Stiamo già studiando come interve-nire - ha detto - ma
la fase operativa ci sarà solo nel momento in cui verrà
garantita la sicurezza dei soccorritori".
Si calcolano anche i danni all'imbarcazione. "Il dan-no della fiancata
di dritta e' importante ma inferiore a quello temuto", ha spie-gato
Gabrielli.
"Ovviamente i tecnici - ha aggiunto - dovranno stu-diare e approfondire
il modo per collocare i cassoni che simmetri-camente dovranno essere
applicati come quelli già in funzione".
Una volta stabilizzata e messa in sicurezza la nave, si comincerà
il recupero delle casseforti installate nelle cabine passeggeri della
Concordia. "Nel contratto - ha spiegato il responsabile del progetto
di recupero per la Costa, Franco Porcellacchia - con la Titan Micoperi
ave-vamo inserito una clausola in cui era prevista questa attività.
Dei tecnici sali-ranno dunque sulla nave, autorizzati dalla magi-stratura,
per recuperare le casseforti, che verranno recuperate, etichettate e
successivamente aperte davanti alle autorità per restituirne
il contenuto ai legittimi proprietari".
"E' stato richiesto anche il Dna dei ricci, per vedere se ci sono
state mutazioni genetiche", ha spiegato Gabrielli, per sottolineare
l'attenzione che il progetto di rotazione ha posto all'aspetto del rispetto
ambientale, "che è sempre stato al vertice delle nostre
attenzioni". Gabrielli ha poi detto di essere stato vicino alla
nave e di non aver percepito la presenza di gas sprigionata dalla decomposizione
organica. "Non percepiamo nulla che si discosti da quello che avevamo
program-mato in tema di rispetto ambientale" ha quindi concluso
Gabrielli.Ora bisognera’ decidere dove sarà trainata e
smantellata la nave. È una gara che significa un business da
centinaia di milioni di euro. Piombino è il porto più
vicino e dove sono in corso lavori infrastrutturali proprio per accogliere
la nave. Inoltre sarebbe quello che offrirebbe la filiera più
corta per lo smaltimento dei rifiuti ferrosi. Ma in lizza ci sono anche
Civitavecchia, Genova e Palermo, dove c'è una delle sedi di Fincantieri.
E si è proposta anche Napoli.