ford chiede scusa al giornalista
ed evita la denucia
Il giornalista del Toronto Star Daniel Dale non sporgerà denuncia
per diffamazione contro Rob Ford. Il sindaco di Toronto lo ha convinto
con due "mea culpa" senza prece-denti. Prima gli ha dedi-cato
ben cinque minuti di scuse durante il consiglio comunale di martedì,
e il giorno dopo ha spedito a Dale una lettera di due pa-gine per chiedergli
venia. Nella lettera Ford ritratta quanto più volte detto del
reporter, cioè l'accusa infa-mante di essere pedofilo e l'aver
violato la sua pro-prietà. Nel maggio 2012 Dale si era recato
all'e-sterno dell'abitazione di Ford per porgergli delle domande, ma
il sindaco era andato su tutte le furie e lo aveva addirittura ac-cusato
di spiare i figli minorenni. Ford si è "rimangiato"
tutto, scri-vendo nero su bianco che Dale non ha fatto foto-grafie della
sua casa e non ha mai messo piede nella sua proprietà. "Non
c'era-no le basi per dire che il signor Dale era nel mio cortile posteriore",
scrive il sindaco, "non avrei mai dovuto dire questo". Dun-que,
aggiunge, "mi scuso con il signor Dale per il modo sbagliato con
cui ho descritto i fatti del maggio 2012".
L'ammissione di aver fu-mato crack e di aver abu-sato di alcol hanno
di-minuito sensibilmente la simpatia degli elettori ver-so il primo
cittadino. Se-condo un recente sondag-gio solo il 39 per cento degli
intervistati rivote-rebbe Ford alle prossime elezioni. Eppure il sindaco
più "chiacchierato" del mondo ha il 62 per cento dei
consensi riguardo alla sua agenda: le gente spera che City Hall prosegua
nel programma indicato da Ford. Le idee vanno bene, ma la sua figura
è diven-tata ingombrante per i più: il 61 per cento dice
che non voterebbe per il sin-daco in carica, e il 64 per cento pensa
che sia giusta la decisione di togliergli tutti i poteri di primo cit-tadino.
Come e’ successo durante le elezioni del 2010, il tasso di gra-dimento
per Ford varia fortemente tra i residenti in centro citta’ e quelli
in periferia. Chi sostiene le sue idee vive a Scarbo-rough (75 per cento),
North York (74 per cento), Etobicoke (62 per cento) e York/East York
(58 per cento). Invece la maggio-ranza di chi vive “down-town”
non ritiene oppor-tuno portare avanti l’agen-da di Ford. Il sondaggio
e’ stato condotto tra circa 845 residenti di Toronto.