CASINO’…Vaughan fa
marcia indietro...
... Rien ne va plus?. E’ veramente scritta la parola fine alla
possibilita’ di un Casino’ a Vaughan? Lo sapremo a fine
mese, quando la giunta dovra’ formalmente dare il luogo a procedere
alla mo-zione del vicesindaco Rosati, approvata martedi’ scor-so
con un voto di 5 a 4 , che toglierebbe la citta’ dalla mappa delle
possibili destinazioni per la realizzazione di un Casino’.
La questione “ casino’” ha nettamente diviso in due
non solo il consiglio citta-dino, ma anche i residenti di Vaughan.
Da una parte le pressioni di settorii della business community ed altre
parti interessate , quali sinda-cati in rappresentanza di lavoratori
che sarebbero impegnati nella realiz-zazione del mega enter-tainement
district, di cui il Casino’ e’ solo una delle componenti,
a sostegno dell’intenzione di andar avanti nell’iter di
candi-datura della citta’ nella selezione dell’Ontario Lottery
and Gaming Corporation e’ stata evi-dente ed aggressiva ( con
tanto di battage pub-blicitario anche sui mezzi di comunicazione),.
Dall’altra singoli citta-dini i gruppi organizzati quali ‘No
Casino Vau-ghan” non hanno rispar-miato mezzi termini per opporsi
all’idea e realiz-zazione di un Casino’, nonostante che
da parte della citta’ abbiano rice-vuto poche occasioni inci-sive
di partecipare al pro-cesso decisionale - come ha evidenziato la con-sigliera
DeFrancesca nel suo intervento nella di-scussione sulla mozione di Rosati,
lo scorso mar-tedi’.
Armati di determinazione, statistiche alla mano, rife-rimenti ad altre
realta’ urbane che gia’ ospitano casino’ e spalleggiati
an-che da una petizione di oltre 5,000 firme (pre-sentata a Queen’sPark
da NoCasino Vaughan), la “gente del No” ha avuto, almeno
in questo round, la meglio.
La mozione presentata da Rosati ( assecondata dalla consigliera regionale
Schulte) ha trovato i voti favorevoli anche di Sandra Yeung Racco, DeFran-cesca
e Iafrate; contrari alla marcia indietro e quin-di al ritiro di Vaughan
dal tavolo di contrattazioni per ospitare il casino, Shefman, Carella,
Di Biase ed il sindaco Bevi-lacqua; quest’ultimo nel suo intervento
prima del voto di martedi’ aveva esortato a continuare nel-l’iter,
per saperne di piu’ prima di prender una de-cisione per un si
o per un no, ma ribadendo anche che una marcia indietro su decisioni
prese potreb-bero intaccare l’identita’ di “governance”
dell’isti-tuzione nei rapporti con altri livelli di go-verno:”Devi
essere serio - ha detto Bevilacqua - non puoi avere una opinione oggi
e poi fare flip flop domani, non e’ buono per la reputazione”.
Argomentazioni a cui hanno fatto eco quelle di chi ha messo al primo
po-sto principi di democrazia con in primo piano l’opi-nione dei
cittadini , quella che ha fatto ritornare sui suoi passi il vicesindaco
Rosati (che lo scorso maggio aveva detto si all’iter esplorativo
per il Casino) e quella che hanno raccolto ed asse-condato , anche dal
prin-cipio, gli altri 4 consiglieri del No, Iafrate, Schulte, Racco
e De Francesca e che, come ha detto e ribadito proprio quest’ulti-ma
- avrebbe dovuto avere un peso specifico ben determinato sin dall’ini-zio:si
viene oggi a parlare di task force con la par-tecipazione attiva di
cittadini - ha detto la De Francesca ( riferendosi alla ipotesi da parte
del sindaco in un suo inter-vento) ma non se ne era gia’ parlato
prima? E come mai, a distanza di mesi non e’ stata realizzata?”
.
La risposta, accolta con un grave silenzio, e’ venuta dai burocrati
che hanno ammesso di non aver fin ora ricevuto “istruzioni concrete”
da parte del consiglio comunale....
Il commento di questa giustificazione la lasciamo al cittadino.
Nel frattempo, per sapere se , come si dice, sara’
“rien ne va plus” sulla questione Casino’, si at-tende
la riunione del consiglio del 29 ottobre.