Lo Specchio

Morto bimbo di 13 mesi nato in cella


Il medico legale e la polizia di Cornwall stanno indagando sulla "morte improvvisa" di un bimbo di 13 mesi, nato nella cella di un penitenziario di Ottawa. Domenica scorsa alle 5 am il bambino, Gionni Lee Garlow, non dava segni di vita nella sua abitazione (la cittadina si trova a 100 chilometri dalla capitale). Gionni è stato trasportato in ospedale, dove è spirato. L'autopsia è prevista per la fine della settimana: la polizia fa sapere che l'intervento del medico legale è automatico in questi casi. Il bimbo è nato con problemi respiratori in un contesto del tutto atipico.
La madre Julie Bilotta era dietro alle sbarre nel-l'Ottawa-Carleton De-tention Centre, quando ha partorito il piccolo il 29 settembre 2012. La donna era incinta di otto mesi e avrebbe chiamato le guardie appena avute le doglie, ma avrebbe dovuto partorire in cella perché ignorata dall'infermiera di turno. Molti i messaggi di condoglianze nella pagina Facebook della Bilotta - il cui profilo è Julie Dakota Garlow - dopo che la donna ha denunciato il lutto. "Come è potuto succedere, la nostra vita non sarà più la stessa!", aveva scritto la donna. E ancora: "Ti amiamo Gionni, la mamma sarà presto con te". Julie Bilotta era in carcere con le accuse di frode e droga, e grazie al pagamento di una cauzione da 10mila dollari aveva riabbracciato il neonato due settimane dopo il parto.
Ma nel febbraio di quest'anno era ritornata dietro alla sbarre per aver violato le condizioni del suo rilascio.
Il 6 ottobre scorso la Bi-lotta ha scritto su Fa-cebook che il piccolo era stato portato in ospedale per una notte per problemi respiratori.
L'infermiera che aveva ignorato le grida di dolore della Bilotta in carcere era stata sospesa dal suo incarico.
Non si sa se sia sotto in-dagine, e con lei anche le guardie di turno quel gior-no.

18 ottobre 2013