La mano della vendetta colpisce
ancora?
Ha tutta l’aria di un’esecuzione l’uccisione
di Moreno Gallo ad Acapulco,
dove si sarebbe rifugiato per sfuggire alla guerra di mafia in Canada
“Lenta ma inevitabile ven-detta” della mafia montre-alese:
secondo i ben in-formati de La Presse, e’ quella che ha armato
la mano del killer di Moreno Gallo, il calabrese fred-dato a colpi di
rivoltella nel ristorante “Forza Ita-lia” di Acapulco, dome-nica
sera. Il suo carnefice si e’ fatto strada nel-l’affollato
locale per scaricargli addosso una raffica di colpi.
L’omicidio puzza di vendetta per slealta’ nei confronti
del boss del clan Rizzuto, e quella che sembra essere una vera e propria
esecuzione arriva tre anni dopo l’uccisione del padre di Vito
Rizzuto, Nicolo’, fatto fuori da-vanti alla moglie e la figlia
nella cucina della sua casa di Montreal.
Moreno Gallo , 68 anni, che da circa un anno vi-veva nella nota località
turistica messicana, nel 1974 era stato condan-nato in Canada per l'uc-cisione
di uno spacciatore di droga . Nel 1983 ot-tenne la condizionale, che
fu revocata nel 2007, quando fu trovato mentre distribuiva grosse somme
di contanti in diversi locali del clan Rizzuto durante una retata.
Era stato espulso dal paese nel gennaio del 2012.
Al momento della sua espulsione, la polizia di frontiera canadese di-chiarò
che Gallo "era colpevole di numerosi reati e delitti, fra i quali
un omicidio premeditato, e aveva un legame attivo con le organizzazioni
cri-minali". Nel giugno scor-so, la stampa di Montreal scrisse
che stava cercando di tornare in Canada: i suoi avvocati avevano presen-tato
una richiesta soste-nendo che aveva problemi di salute e si doveva oc-cupare
del panificio ge-stito da oltre 30 anni dalla sua famiglia nella Petite
Italie della città.
Secondo La Presse, Gallo, sarebe stato una sorta di arbitro di un consorzio
di boss di mafia che cerca-vano di rimpiazzare Vito Rizzuto.
L’omicidio di Gallo, arri-va a pochi giorni di di-stanza dalla
rivelazione che la morte di Giuseppe (‘codino’) De Vito,
con-siderato rivale di Vito Rizzuto e trovato senza vita in carcere
la scorsa estate, era avvenuta per avvelenamento da cianuro. Lo ha rivelato
l’agenzia QMI.
La polizia provinciale sta conducendo l’inchiesta in quella che
lo scorso 8 luglio sembrava una morte “ naturale”, ma di
certo sospetta: il 46enne De Vito - trovato senza vita nel carcere di
massima sicurezza di Donnacona vicino Quebec City - stava scontando
una condanna a 15 anni di prigione per traffico di cocaina e gang-sterismo-
avrebbe fatto parte di quei “ dissidenti” alleatisi con
l’ex luo-gotenente di Vito Rizzuto, Raynald Desjardins, quando
il boss Rizzuto stava scontando la pena nelle prigioni statuni-tensi.