Lo Specchio

rapporto di lavoro interrotto

Fulmine a ciel sereno: la citta’ di Vaughan dovra’ trovarsi un nuovo City Manager.
Si e’ interrotto, infatti il rapporto di lavoro tra Vaughan e Clayton Harris.
Persona riconosciuta per la sua dedizione e servizio prestato per oltre 22 anni, in diverse posizioni influenti ed importanti, apprezzato da addetti ai lavori e mem-bri del consiglio per le strategie economiche, lu-nedi’, inaspettatamente ha lasciato il suo incarico in qualita’ di City Manager, posizione assunta nel 2009, all’indomani del-l’andata in pensione di Michael De Angelis.
Pensionamento anche per Harris?
Cosi’ si da ad intendere e potrebbe anche essere,un po’anticipato pero’, in quanto sembra non abbia ancora superato i sessanta e certo persona molto dinamica che sicuramente potrebbe portare bene sulle spalle le incombenze di un rapporto lavorativo molto ben remunerato
($261.310.15 secondo l’ultima “sun-shine list”)
Dall’altra parte , se si parla di fattore eco-nomico, sul piatto di contrappeso po-trebbe pesare (e non poco) la liqui-dazione che, a fine rapporto, gli potrebbe spettare , diciamo (dollaro piu’ o meno) una cifra nei paraggi dei 600mila? Puo’ essere se si considera la somma di due anni di stipendio, vacation pay e qualche altra voce di prassi.
Eppure lo scetticismo solletica...
Se poi si guarda alla sua dipartita fulminea,(la mattina al lavoro come al solito, a fine giornata... bye bye!) vien da grattarsi la testa e sniffare per sentire se nell’aria ci sia puzza di bruciato, cosi’ come si e’ dovuto reagire piu’ volte di fronte a improvvisi e sibillini divorzi in casa Vaughan.
In comune su tante di-partite c’e’ la nebbia, tal-volta tanto fitta che non si riesce neanche a tagliarla a fette. E’ quella cappa di silenzio che, con tutto il rispetto per la privacy che intercorre tra il comune di Vaughan, datore di lavoro quindi, ed i sui dipendenti lascia interdetti e, a volte, purtroppo per le parti, in-gigantisce i punti interrogativi.
In mancanza di esaurienti spiegazioni ufficiali , in circostanze di “fulmini a ciel sereno” e scartando pure l’ipotesi che si tratti di una separazione da un soggetto scomodo,inizia il brusio delle ipotesi piu’ disparate e si potrebbe anche poter pensare che il soggetto in questione sia stato liquidato, chissa’, forse immolato su un altare come caprio espriatorio di tur-no, un rito questo , lasciando spazio alla fantasia, fatto religiosamente a porte chiuse...con tanto di sacerdoti e sa-cerdotesse
Ai posteri l’ardua sentenza e ad Harris, manager o no, auguri!
... un pensierino per i ”nostri” del con-siglio ed al valente nocchiero: il vento della trasparenza soffia o non soffia piu’ a Vaughan?

12 aprile 2013