Lo Specchio

un miliardo bruciato

Una ventina di giorni fa un cronista di radio 10-10 chie-deva per strada a qualche passante cosa sapevano della chiusura, in periodo elettorale, delle centrali di Mis-sisauga ed Oakville e se questo avrebbe influenzato il loro voto: con mia meraviglia e quella del cronista molti ignoravano la questione ed altri non ci davano peso, neppure un etto!
Adesso, dopo che il costo che l’ex premier Dalton McGuinty ci ha accollato, che dai 230 milioni del 2011 e’ saltato a 1 miliardo e 90 milioni, non resta che aspet-tare quando - al piu’ tardi il prossimo maggio - si andra’ alle urne e come McGuinty passera’ alla storia lo si potrebbe scrivere gia’ora!
Prima delle elezioni provinciali dell’ottobre 2011 per i liberali c’era il rischio di perdere alcuni seggi come quelli di Oakville, Mississauga South, Mississauga Est-Cook-sville, Etobicoke-Lakeshore ed Etobicoke Centre che furono salvati con la cancellazione di due centrali, una a Oakville e l’altra a Mississauga.
A decidere della cancellazione fu l’allora premier e lea-der liberale Dalton McGuinty, secondo il quale il costo della cancellazione della centrale di Oakville era di 40 milioni di dollari mentre quello per la centrale di Mis-sissauga 190.
Costi che, dopo la pressante richiesta di conservatori ed endippini, sono stati rivisti e le cifre sono aumentate in maniera piu’ che considerevole, specialmente per la cen-trale di Oakville il cui costo e’ passato da 40 milioni di dollari a 310 e quello di Mississauga e’ salito a 275...
Fino a quando, questo lunedi’, e’ stato reso pubblico il rapporto della Auditor General Bonnie Lysyk …
Il revisore dei conti della provincia ha infatti rap-portato che la cancella-zione dell’impianto di Oakville va ben oltre i $40 milioni ventilati all’epoca dai liberali; e quando i costi si assommano a quelli della cancellazione della centrale di Missis-sauga la parcella sulle spalle dei cittadini del-l’Ontario e’ appunto quel-la pesantissima di oltre un miliardo di dollari.
E poco valgono le scuse ripetute e contrite del-l’attuale Premier Wynne che alla luce dei fatti pro-mette revisioni e corre-zioni per far si che in fu-turo certe decisioni non vengano piu’ prese con un modus operandi che non sia al 100 per cento ‘con-trollato’ dal governo di turno.
Alle scuse del Premier fanno eco le affermazioni dei leader dei partiti al-l’opposizione, roboanti e a buon ragione anche rab-biose.
“E’ chiaro che i liberali non hanno badato a spese pur di restare al potere - ha affermato la leader del-l’NDP Andrea Horwath - “ Peccato che lo hanno fatto spendendo i soldi pub-blici, quelli che ora tocca ai cittadini pagare”.
Con quel miliardo e passa di dollari, si chiede la Hor-wath, cosa si sarebbe po-tuto finanziare?
“L’assunzione di 18,000 infermiere, assistenza a domicilio di quasi 250mi-la anziani, costruire oltre diecimila abitazioni sus-sidiate - elenca la leader NDP, aggiungendo alla lista, l’acquisto di mac-chinari diagnostici 272 per MRI e 311 PET scanners, e finanziamenti per pro-grammi per creare lavoro per almeno dieci anni o congelare il costo pagato da oltre un milione e due-centomila famiglie per mandare i figli all’asilo!
A rincarare la dose contro i liberali ci pensano anche i conservatori di Hudak, con un perentorio “ Se ne devono andare!”.
Il leader dei Conservatori afferma che non basta a questo punto riempirsi la bocca con quel “ non suc-cedera’ piu’”.
“Se questa e’ la defini-zione di Leadership se-condo il Premier Wynne, e’ ora che si faccia da parte e che chiami una nuova elezione” afferma Hudak che, alla luce del rapporto dell’Auditor General, in-voca anche una inchiesta giudiziaria sull’operato :
“L’unica maniera per ar-rivare veramente fino in fondo su questo scandalo e’ cambiare il governo e rivolgersi alla magistra-tura. E se cio’ vuol dire che qualcuno deve andar in galera, che ci vada. A pagare non devono essere solo i cittadini!”


11 ottobre 2013