andreotti e noi...
Il
mio primo incontro con Giulio Andreotti, allora pre-sidente (lo e’
stato sette volte) del Consiglio italiano, risale al novembre 1977 quando
(estrapolo dall’artico-lo sul Corriere Canadese) “a quota
seimila metri d’altezza, durante il trasferimento da Ottawa a
Quebec City” gli domandai se nei suoi incontri con le autorita’
canadesi - si era incontrato anche con Pierre Trudeau -si fosse discusso
sul voto degli italiani all’estero.
“Il voto degli italiani all’estero e’ un’aspirazione.
Ci so-no delle difficolta’, ma ci auguriamo di poter fare un primo
esperimento in occasione del Parlamento euro-peo”.
Una risposta, quella di Andreotti, sunteggiata nel titolo “Per
il voto degli italiani ci son ancora difficolta” che anni dopo,
quando e finalmente si era vigilia dell’ap-provazione del voto
italiano all’estero, suscito’ salaci commenti dall’allora
ministro degli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia.
E’
nel marzo del 1992 che, non piu’ presidente del Consiglio, ma
senatore a vita, Andreotti incontra gli italiani che a centinaia lo
salutano e applaudono al Columbus Centre.
Nel suo discorso Andreotti ha saputo toccare la corda dei ricordi quando
ha fatto riferimento alla prima emigrazione e ci sono stati tanti occhi
lucidi, quelli di chi quei “primi” momenti, li aveva vissuti
in prima persona. Le parole di Andreotti hanno suscitato anche motivo
di orgoglio, quello di essere stati pro-tagonisti di un’epoca
che ha aperto e spianato la strada per altri che oggi trovano tutto
molto piu’ facile.
Gremita
la Convocation Hall dell’Universita’ di To-ronto dove il
senatore Giulio Andreotti riceve la laurea onoraria in giurisprudenza.
Nel suo discorso oltre che dirsi onorato, Andreotti dice che l’Universita’
di Toronto e’ sempre stata all’avanguardia delle iniziative
prese per rinvigorire le relazioni tra Italia e Canada.
Andreotti e il monumento
Il
sen.Giulio Andreotti in un incontro con il nostro editore Sergio Tagliavini
che e’ anche presidente del Comitato per l’erezione del
Monumento all’Italiano Caduto sul Lavoro, ha espresso nuovamente
il suo apprezzamento ed appoggio per il progetto che ha definito di
alto valore.
Nel corso dell’incontro, partecipe anche il tesoriere del Comitato,
Tony Porretta, Tagliavini ha espressso al pre-sidente del Consiglio
italiano il desiderio di una sua presenza alla cerimonia d’inaugurazione
del Mo-numento prevista nella tarda primavera di quest’anno.
Andreotti, come gia’ aveva scritto in una sua lettera al Comitato,
ha accettato l’invito, ma la sua presenza dipendera’ naturalmente
dalla situazione politica in Italia.