Alla sbarra l’’assassino’
della povera Tori
xDopo la selezione della giuria, inizia il 5 marzo il processo a carico
di Michael Thomas C.S. Rafferty, accusato di rapimento, abuso sessuale
ed omicidio di primo grado
nei confronti della piccola Victoria “Tori” Stafford
L’avvocato della difesa ha chiesto di affrontare il processo
senza pregiu-dizi....
Ma come si fa quando si pensa al calvario di una bambina di 8 anni,
scom-parsa una mattina di primavera, strappata ai suoi giochi, agli
affetti, e poi trovata un centinaio di giorni dopo in uno campo sperduto,
un corpicino leso da chissa’ quali offese?
A giudicare, “senza pre-giudizio” dovranno essere quegli
uomini e donne scelti tra duecento pos-sibili giurati : saranno loro
a sedere in tribunale a London al processo che dovrebbe iniziare il
pros-simo 5 marzo.
Saranno loro che riper-correranno il cammino della piccola Tori, da
quando ha lasciato casa per andare a scuola, in una giornata come tante
altre; seguiranno i suoi passi presa per mano da una sconosciuta, la
stessa che le telecamere avevano ri-preso allontanarsi nei pressi della
scuola con la bambina ingiottita dal nulla...
Ascolteranno le testimo-nianze, andranno sul luo-go del ritrovamento
del ca-davere di quella bimba dai capelli d’oro sui quali posava
un fermaglio a forma di farfalla....
Sentiranno come, perche’ e chi e’stato artefice di quella
sua tragica fine.
E dovranno ascoltare la difesa di Michael Thomas Rafferty , l’orco
sul ban-co degli imputati, una difesa che il suo avvocato anticipa sorprendente-mente
“ Credo che l’evi-denza che sara’ presentata in tribunale
sara’ diversa da quella che tutti si aspettano....”
Sembra quasi il battage di un nuovo sceneggiato tv, ma i dettagli,quelli
veri e certamente devastanti non saranno fiction.
Solo una parte di quanto sara’ detto ed ascoltato in aula, trapelera’
dalla giusta censura a tutela del di-gnitoso ricordo della pic-cola
vittima.
Ma il mostro sara’ sbattuto in prima pagina, cosi’ co-me
e’ successo alla com-plice di questo presunto assassino, la donna
che portava per mano la piccola Tori verso il suo infelice destino.
Si tratta della fidanzata del-l’ac-cusato, Terri-Lynne Mc Clintic,
rea confessa di omicidio di primo grado , che dall’aprile 2010
sta scontando la condanna all’ergastolo.Ora tocca a Michael Tho-mas
Rafferty.
E che giustizia sia fatta.
Un calvario di 48 giorni
Son passati poco meno di 3 anni da quell’8 aprile del 2009.
Victoria “Tori” Stafford , 8 anni, non e’ tornata
a casa da scuola. La denuncia viene fatta alle 6 del pomeriggio alla
polizia di Oxford che lancia l’allarme “giallo” ,
avvertendo pero’ della scomparsa altre centrali di zone limitrofe
solo verso mezzanotte.
Alle 3 del mattino del giorno seguente, le immagini del video di sorveglianza
che ritraggono la piccola Tori allontanarsi dalla scuola insieme ad
una donna robusta con un giaccone bianco, hanno poco esito. Chi e’
quella donna? I familiari della piccola Tori non la risco-noscono.
E’ la mamma di Tori a dire subito che la sua bambina e’
stata rapita. Si attira cosi’addosso i sospetti della gente ed
anche degli inquirenti, ma in effetti e’ solo l’istinto
di una madre che sente che la sua piccola e’ in pericolo.
Le indagini da Woodstock spaziano oltre i confini della provincia, fino
a Calgary ed irradiate nell’etere dal gigante tv “America
Most Wanted, alla ricerca di una traccia che porti al ritrovamento di
Tori.
Il 20 maggio la polizia arresta Terri-Lynne McClintic
(ha 18anni, e’ la donna del video) e lui ,il 28 enne Michael Thomas
Rafferty che la mattina dell’8 aprile su Facebook scriveva che
qualcosa di buono era in arrivo per lui...
Il corpo della piccola Tori su ritrovato a luglio del 2009, vicino a
Mount Forest.