Lo Specchio

Volpe fuori per ‘Brogli’?

Il Liberale Joe Volpe ha perso quella che era la sua poltrona ad Ottawa da tanti anni, per 4,062 voti.
Ma le schede di 2700 votanti sono ora sotto la lente. Almeno secondo quanto ha riportato ieri la CBC , affermando di aver evidenze che votanti non regi-strati siano stati ammessi all’elenco ufficiale degli eletttori del distretto di Eglinton-Lawrence, senza fornire il proprio indirizzo, violando quindi il regolamento di Elections Canada.
Secondo l’emittente i documenti di-mostrerebbero che nell’ondata di vo-tanti dell’ultim’ora , senza fornire dati relativi al proprio domicilio (attuale o passato, come richiede la legge), op-pure fornendo indirizzi fasulli- come ad esempio quello di una sede della Scotiabank o di uno sportello del servizio di corriere UPS- siano stati aggiunte all’elenco degli aventi diritto e abbiano votato almeno 2700 persone.
Una presunta situazione di brogli che allarga il cerchio delle investigazioni sulla regolarita’ o irregolarita' dell’elezione federale del 2011.
Lo scandalo, scoppiato , con l’affare delle robocalls (chiamate generate automaticamente per informare elet-tori di un fantomatico cambio della sede dove andare a votare,o tartassanti ed invadenti in orari scomodi, come riportavamo lo scorso numero) si allarga a macchia d’olio. Elections Canada , inondato di reclami (oltre 31,000 .. and counting) sta predisponendo anche un servizio sul sito internet per raccogliere le “testi-monianze” o segnalazioni di eventuali irregolarita’.
Intanto in Parlamento, al botta e risposta , accuse e contraccuse , dichiarazioni di innocenza o estra-neita’, ha fatto eco, proprio nella giornata di ieri, la mozione dell’NDP per potenziare Elections Ca-nada, con emendamenti che, nei prossimi sei mesi al massimo, modifichino la legge elettorale per contrastare frodi e tutelare la legalita’ del voto.
Nella mozione , in virtu’ delle nuove tecnologie usate in campagna elettorale, si propone anche un registro di verifica e certificazione - presso Elections Canada - di tutte le societa’ di telecomunicazione che offrono servizio nelle campagne elettorali.
Intanto, la patata bollente lanciata dalla CBC, rim-balza su un quadro dalle tinte sempre piu’ fosche e che necessita verifica e chiarezza a tutela di quella che e l‘ espressione piu’ sacrosanta della democrazia.
E se inganno c’e’ stato, chi ha sbagliato paghi a caro prezzo, per il broglio ma anche per l’affronto e danno morale .

 

9 marzo 2012