Grattaceli per Weston- Hwy 7
ed i pedoni dove li metto?
Vaughan e’ lanciata verso lo status di citta’
moderna con zone di alta densita’ demografica. Cosi’, si
dice,
si risolvono i problemi di trasporto ed inquinamento ambientale, di
congestione del traffico e di afferma-zione del trasporto pub-blico
urbano.
E, si toglie alla gente anche la voglia di andare in mac-china, dicono
gli “esperti”.
All’uopo, ci sarebbero le strategie del “Transporta-tion
Demand Manage-ment”(Tdm); un concetto nuovo per il nordamerica
ma che promette di risol-vere i problemi della cir-colazione stradale
tramite, tra l’altro, la riduzione del numero di posti-macchina
di un condominio.
Almeno cosi’ ha spiegato Richard Pernicky, un inge-gnere della
Cole Engine-ering Group, alla quale la Liberty Development Co-rp. ha
chiesto uno studio sugli effetti che avrebbero sul traffico locale la
co-
struzione di due grattacieli condominiali di 30 e 33 piani all’angolo
di Weston Rd e l’autostrada 7 (dove una volta era la conces-sionaria
d’auto “Al Palla-dini”), e la costruzione di un ulteriore
palazzo di 10 piani, per uffici.
Il progetto tratta la costru-zione di 728 vani residen-ziali ed ora
al Comune ci si chiede cosa succedera’ con il traffico locale
ed i tra-sporti pubblici...
La Liberty e’ la stessa im-presa che sta costruendo il progetto
“World on Yon-ge” di Markham e da oltre un anno sta esaminando,
dietro richiesta del Comu-ne di Vaughan, gli effetti del suo proposto
comples-so a Weston e la 7, e le pos-sibili soluzioni al previsto aumento
del traffico locale e circostante.
Il problema, a quanto sem-bra, non ha ancora colto l’attenzione
del pubblico: alla recente riunione spe-ciale della Giunta riunita in
Commissione non erano molti i presenti, eppure era-no stati inviati
4.200 in-viti.
Il sindaco Bevilacqua, i consiglieri Carella, Iafrate, DeFrancesca sembrano
preoccupati e chiedono ini-ziative precise e chiare.
Carella ha chiesto se il pro-getto necessitera’ di un sot-topassaggio
per permettere ai pedoni di attraversare l’incrocio.
Nelle iniziative di promo-zione dei trasporti pubblici, le municipalita’,
come la Regione di York, sperano di attirare dal 30 al 50% di passeggeri
in piu’, gente che lascia la propria auto per il bus; Pernicky
ha spiegato ai politici che per questo progetto si stava guardando ad
una ridu-zione del 20-25% nel nu-mero degli automobilisti.
“Chiaramente, le auto ed il traffico privato vi saranno sempre,”
ha detto Pernicky ma attraverso il manage-ment del traffico, si pos-sono
sviluppare soluzioni che riducono la scelta del-l’auto a favore
dei mezzi pubblici. Per esempio, li-mitando il numero di posti auto
nei condomini.
Il residente si deve chie-dere se vale la pena spen-dere un sacco di
soldi per un secondo posto par-cheggio, quando puo’ pren-dere
il bus sotto casa....”
L’arrivo della metropoli-tana al Vaughan Metropoli-tan Centre
e l’espansione dei servizi Viva dovreb-bero anche alleviare e
faci-litare il traffico nella zona.
E’ stato calcolato che un residente del nuovo pro-getto, dovrebbe
camminare 2, 3 minuti per prendere un bus e dopo una corsa di al-tri
4,5 minuti sarebbe alla metropolitana, con accesso rapido a Toronto.
Quindi, a che servirebbe l’auto?
Rimangono comunque va-rie domande difficili, lega-te al clima ed alle
distanze locali: Vaughan non e’ qualche citta’ europea,
non e’ costruita come tale.
Se cammini 5 minuti a Roma, attraversi un quar-tiere; a Vaughan, spesso,
neanche arrivi all’angolo della tua strada...
Appare poi difficile che in 10 minuti arrivi a piedi o in bus lungo
la 7 da Weston a Jane. E poi c’e’ l’inverno canadese....
Al Comune e presso la Li-berty lo studio continua.