McGuinty, piu’ efficenze
Sanita’ ... “si cambia”
I dettagli sono, ancora, scarsi; ma, i concetti ampi e
di vasta portata nell’an-nuncio fatto dal ministro provinciale
della Sanita’ Deb Matthews per una riforma “strutturale”
del sistema sanitario dell’On-tario.
Riforma che mira essenzia-lmente a migliorare le effi-cenze dei servizi:
ponendo sotto controllo l’escalation dei costi e modificando i
processi e le responsabili-ta’ dei servizi sanitari al pubblico.
Il governo McGuinty vuole in effetti, rimuovere l’os-pedale ed
il Pronto Soc-corso come fulcro d’attra-zione per ogni necessita’
medica del cittadino. Varie volte nel corso della sua presentazione
la Matthews ha osservato che oggi, mo-lti dei pazienti negli ospe-dali
o dei Pronto Soccorso potrebbero essere serviti meglio presso altre
strut-ture mediche. Per esempio, gli ospedali sono pieni di pazienti,
spesso anziani, affetti da malattie e condi-zioni croniche; questi do-vrebbero
essere invece ri-coverati in centri assisten-ziali specifici, lasciando
il letto dell’ospedale a dispo-sizione di coloro che ne-cessitano
di cure intense, immediate, limitate e cos-tose.
Quattro i grandi concetti di base della ristrutturazione della Sanita’
in Ontario.
Cliniche per interventi
Il ministro ha detto che mo-lti specifici interventi chir-urgici possono
essere ese-guiti in cliniche speciali-stiche invece che negli os-pedali
che sono anche le strutture con il piu’ alto ri-schio di infezioni
per i pa-zienti stessi. Per esempio, a Toronto e’ gia’ attiva
una clinica d’optomologia spe-cializzata (e famosa) in in-terventi
per cataratte.
La Matthews non ha indi-cato pero’ quale altri inter-venti potrebbero
essere “assegnati” a cliniche spe-cializzate.
Accesso al dottore
Il governo vuole rendere i medici di famiglia molto piu’ accessibili,
sia con gli orari d’ufficio che per visi-te lo stesso giorno o
al mas-simo il giorno dopo. Da spiegare come cio’ avver-ra’.
Fondi mirati
Gli ospedali ricevono ora gran parte degli stanziame-nti della Sanita’.
Il governo intende modificare la for-mula con meno finanzia-amenti “a
blocco” e piu’ pagamenti invece per ser-vizi resi. Sara’
cioe’ “fin-anziato il servizio al pazie-nte invece che la
struttura ospedaliera”.
Piu’ assistenza a casa
Per risolvere il problema di malati cronici, “fermi” ne-gli
ospedali perche’ non vi sono letti in altre strutture,
il ministro propone stanzi-amenti diretti a servizi sa-nitari-assistenziali
a casa, invece che alle Case di cu-ra, per permettere a molti piu’
anziani e malati croni-ci di poter rimanere a casa e ricevere a domicilio
l’as-sistenza dovuta..