PROTESTA PER RAI INTERNATIONAL
In basso riportiamo integralmente il testo della “pro-testa”
per la chiusura di Rai International che nella mattinata di oggi, venerdi’,
sara’ presentata al Consolato Generale di Toronto e di Vancouver
in una manife-stazione pa-cifica e sim-bolica per ri-dare voce al-le
comunita’ italiane al-l’estero.
“Speranze”
Soddisfazio-ne espressa dall’on. Ama-to Berardi e dal sen. Ba-silio
Giordano dopo un incontro - presenti anche altri parlamentari eletti
all’estero- con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
Antonio Catricala’ che ha ribadito il suo impegno per la restituzione
dei fondi per l’editoria, televisione e promozione della lingua
e cultura italiana all’estero effettuati dal passato governo Berlu-sconi.
“Sollecito - ha detto Berardi - il Governo Monti a provvedere
al finanziamento della stampa e delle emit-tenti televisive estere ,
nonche’ ai centri scuola ed istituti di cultura italiana all’estero
in modo che l’Italia sia sempre un indispensabile punto di riferimento
per i nostri connazionali all’estero”.
Berardi ha anche detto come sia importante unita’ fra tutti gli
eletti nella circoscrizione Estero affinche’ “siano difesi
e tutelati i bisogni delle molteplici comunita’ ita-liane all’estero”.
Il sen.Giordano “ha esortato il governo Monti a prestare attenzione
alla salvaguardia di Rai International e della stampa estera”.
IL “ MANIFESTO” CONTRO I
TAGLI
Insieme per ridare voce
agli italiani nel mondo
Manifestazioni di protesta contro
la chiusura dei programmi di RAI International
Consolato Generale d'Italia
a Toronto
Venerdì, 03 Febbraio, 2012
Dal 1 gennaio 2012 gli italiani all'estero sono spariti
completamente dai palinsesti del canale RAI a loro dedicato, cancellato
completa-mente ogni loro spazio all'interno della televi-sione pubblica
italiana, persa completamente la loro voce.
RAI International ha compiuto finora una missione di alto profilo perché
teneva vivi i legami e aiutava le giovani generazioni discendenti da
italiani a non perdere le radici. Eliminare totalmente i programmi specifici
per gli italiani all'estero significherebbe troncare questo legame e
accelerare la morte della nostra lingua nel mondo.
Una misura ingiusta e punitiva, ma anche miope perché comporta
anche un danno economico oltre che di immagine per il nostro paese.
PERTANTO SI CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO E ALLA RAI
di riaprire immediatamente quelle trasmissioni di servizio che consentivano
di tenere aperti i canali di comunicazione e di informazione dall'Italia
verso il mondo e soprattutto dagli italiani all'estero all'Italia.
In particolare:
·Una rubrica quotidiana di informazione diretta agli italiani
all'estero, realizzata da una redazione e da alcuni giornalisti e collaboratori
nei paesi a più alta concentrazione di nostri emigrati (ad es.
Stati Uniti e Canada).
- Il programma dovrebbe coprire: le iniziative di rilievo delle nostre
comunità all'estero, i grandi eventi che hanno come protagonista
l'Italia all'estero (mostre, festival, simposi, conferenze);
-dar voce ai rappre-sentanti delle nostre comunità all'estero;
-raccontare le singole storie di eccellenza di italiani nel mondo;
-dare notizia delle ini-ziative che lo Stato Ita-liano, le Regioni o
i Comuni organizzano per gli italiani all'estero e le varie missioni
all'estero dei loro rap-presentanti;
-dare spazio e visibilità alle iniziative or-ganizzate dal mondo
accademico e dai nostri ricercatori all'estero, a quelle sulla co-operazione
scientifica tra l'Italia e i vari paesi nel mondo.
·Un programma settimanale di servizio dedicato alle informazioni
sul fisco, le pensioni, la cittadinanza e la sanità, per gli
italiani residenti all'estero.
Informazione di Ritorno
Un capitolo a parte veste la fondamentale "informazione di ritorno".
Alcuni servizi realizzati all'estero venivano finalmente ritrasmessi
sui TG nazionali e soprattutto sui TG Regionali. L'opinione pubblica
italiana ha bisogno di conoscere le realtà degli italiani all'estero.
Interrompere la produzione di servizi giornalistici all'estero ha annullato
immediatamente la possibilità di far conoscere agli italiani
questa "altra Italia".
SI CHIEDE QUINDI
di riattivare l'informazione di ritorno, pre-vedendo anche una collocazione
della rubrica dedicata agli Italiani all'estero sul palinsesto di una
rete nazionale RAI (Es. RAI News).
Per la realizzazione di questi due programmi specifici per gli italiani
all'estero basterebbero 2-3 milioni di euro all'anno. Una cifra irrisoria,
che potrebbe anche essere in parte coperta aumentando l'abbonamento
mensile al canale.