“esecuzionE” a montreal
Quasi a un mese dallo scorso 6 ottobre quando Vito Rizzuto
( foto in alto), dopo aver scontato 10 anni di carcere in Colorado in
relazione agli omicidi di tre membri del clan dei Bo-nanno nel 1981,
e’ tornato in liberta’ il 70enne Joseph “Joe”
Di Maulo (foto in alto a destra) e’ stato ucciso con due colpi
alla testa mentre, nelle prime ore di dome-nica sera si trovava vicino
al garage della sua opulenta casa a Blainville e, per prima a trovare
il cadavere e’ stata la moglie, Huguette Desjardins.
Immediato l’interrogativo se la morte di Di Maulo -amico ed ex
amico di Rizzuto - sia l’inizio della vendetta considerato come,
mentre Rizzuto era in car-cere. questi non abbia fatto niente per evitare
l’ucci-sione nel 2009 del figlio di Rizzuto, Nick jr e l’anno
dopo quella del padre, Nick sr. colpito - come Di Maulo - mentre si
trovava nella sala da pranzo di casa sua.
Il rapporto tra Rizzuto e Di Maulo, quest’ultimo era nato in Calabria,
era ini-ziato poco dopo il periodo di Cotroni e Paul Violi - nel 2003
insieme erano andati nella repubblica dominica-na per giocare a golf
- ed era durato fino a quando Rizzuto era stato incar-cerato.
Di Maulo allora si era as-sociato con il fratello della moglie, Raynald
Desjar-dins - uno dei rarissimi nomi non italiani collegati alla vicenda
- e con Sal Montagna, uno dei boss della famiglia Bonanno che da New
York era stato de-portato in Canada.Una collaborazione che sembra non
essere durata molto visto che lo scorso anno il Montagna e’ stato
ucciso e il Desjardins e’ ora in carcere accusato del suo omicidio.
Per ora, mentre la polizia sta investigando, resta l’in-terrogativo
su chi e perche’ Di Maulo e’ stato ucciso.