Lo Specchio

DOTTO’ GIU’ LE MANI!

E’ di questi giorni la notizia del medico di Toronto, David Lambert - gia’ sospeso nel 2002 dall’esercizio della professione per aver molestato tre sue pazienti- che, a quanto pare non ha imparato la lezione ed infatti ci ha riprovato e le sue manacce avrebbe continuato ad allungarle...
Avrebbe infatti palpato il seno di una paziente (in effetti un agente di polizia undercover) per cui la sua licenza di medico - riacquistata nel 2006 - e’ stata di nuovo sospesa.
Il medico dovra’ pagare una multa e entro 60 giorni dovra’ rispondere delle sue azioni all’ordine dei medici
Il caso in questione e’ solo uno dei tanti, meglio dire troppi , del genere, e rispec-chia una situazione che va certamente affrontata e risolta.
Un’indagine della emittente televisiva CBC ha infatti appurato che dal 2007 ad oggi 125 medici sono stati oggetto di provvedimenti disciplinari da parte dello
ordine professionale , e di questi, almeno un caso ogni quattro , e’ legato a mo-lestie a sfondo sessuale nei confronti di pazienti, molestie che vanno dalle parole agli atti veri e propri.
Ed il College of Physicians and Surgeons of Ontario sta investigando anche altri 22 reclami, sempre della stessa natura.
Ma cio’ che e’ piu’ preoccupante e’ il fatto che tanti dei medici, “puniti” o sotto in-vestigazione, continuano comunque a svolgere la loro professione, oppure come nel caso riportato sopra, dopo il pe-riodo di sospensione tornano tran-quillamente alla professione, e magari continuano nel loro vizietto.
Una situazione che fa aumentare, giu-stamente, ancora di piu’ la frustrazione delle vittime -appurate o in attesa di un verdetto - e che non impedisce di pensare che questi aggressori, perche’ tali si de-vono considerare, possano continuare a mietere vittime, tante delle quali magari chiuse nel silenzio senza denunciare un abuso che e’ ancora piu’ grave perche’ perpetrato da persone, i medici, dei quali si dovrebbe avere il massimo della fi-ducia.
L’ordine dei medici da vent’anni in qua, ha proclamato intolleranza assoluta di abusi di carattere sessuale sui pazienti.
Una pratica dovuta, una regola necessaria ma che forse dovrebbe essere legata a punizioni piu’ rigide e di fatto piu’ ade-guate.
Per i recidivi,ammende e altre sospen-sioni temporanee?
Meglio radiarli a vita e relegarli in cella, magari buttando via la chiave...!

14 Dicembre 2012