Horwath-McGuinty, passo indietro.
Governo salvo
Arrivederci a settembre.
Giunti con un piede sul pre-cipizio delle elezioni antici-pate, il premier
McGuinty ed il leader dell’Ndp An-drea Horwath hanno sco-perto
che le sceneggiate po-litiche possono avere un prezzo salato: come per
esempio, l’ira degli elettori; e cosi’ si son riscoperti
ami-ci, hanno fatto entrambi un passo indietro e la Finan-ziaria e’
stata approvata.
Con il voto (automatica-mente anche di fiducia al governo McGuinty),
si e’ evitato il ritorno alle urne a luglio e tutti … al
cottage. Che fatica pero’: il voto salva-governo e’ costato
ai politici di Queen’s Park un giorno delle loro lunghe vacanze
estive.
Giunti al dunque, 52 libe-rali hanno votato per il “budget”,
35 conservatori contro e l’Ndp si e’ astenuto (non era proprio
d’accordo al 100%).
La crisi politica era scop-piata la scorsa settimana quando in sede
di com-missione l’Ndp aveva ini-ziato, con l’appoggio “iro-nico”
e divertito dei conser-vatori a stracciare varie sezioni della Finanziaria,
sopratutto sui temi del-l’ambiente e della riforma dell’artitrato
contrattuale e degli accordi collettivi nel pubblico impiego, “riman-giandosi
i termini dell’ac-cordo di aprile”, facevano notare il premier
McGuinty e il ministro delle Finanze Dwight Duncan.A questo punto, McGuinty
minac-ciava di andare alle elezioni e chiedere ai cittadini di, in effetti,
approvare la sua Finanziara d’austerity e tagli alla spesa pubblica.
Allo stesso tempo il pre-mier offriva alla Horwath una via d’uscita,
propo-nendo un rinvio a settembre della discussione sulla ri-forma del
contratto di la-voro degli statali.
Il leader Ndp cantava vitto-ria, la commissione dava via libera alla
Finanziaria cosi’ com’era ed alla Ca-mera il governo McGuinty
otteneva la fiducia.
“Con un governo di mino-ranza ci si deve adattare,” ha spiegato
McGuinty ai giornalisti. “Spero soltanto di non dover sempre tirare
la coperta a sinistra, vorrei qualche volta poterla ag-giustare anche
a destra…”
L’invito e’ stato accolto con molte riserve dal leader conservatore
Tim Hudak: “Se il Premier cerca a destra chi lo aiutera’
a spendere soldi, ha sbagliato strada. Ma se vuole veramente fare una
riforma del pubblico impiego e risanare il bi-lancio pubblico allora
noi gia’ abbiamo un piano pronto.”
Insomma, a settembre, i politici di Queen’s Park saranno nuovamente
… in scena.