Il nome? sobrio, semplice
anche per una strada
Il Comune di Vaughan dice “Basta” ai nomi
assurdi, ridicoli e strambalati che sono spesso stati appioppati alle
strade cittadine.
Il consiglio infatti sta esaminando una nuova nor-mativa che impone
parametri molto piu’ severi per la selezione dei nomi per le nuove
strade di un quartiere sotto costruzione.
La consigliere Marilyn Iafrate (Maple/Kleinburg) sta portando avanti
la bat-taglia, indicando che nomi strani o di difficile pronuncia possono
anche essere un grave rischio, quando per esempio si chiamano i pompieri
o un’autoambulanza.
Iafrate, per esempio, chiede come si pro-nuncia “Urierik”’.
Il nome “Strombo” e’ preso da un nomignolo e nomi
come “Nave” e “Desideriu” non sono proprio geniali.
“Possiamo o dobbiamo avere nomi piu’ validi e precisi per
le nostre strade,” ha detto Iafrate.
La nuova normativa scaturisce anche dalla volonta’ del Comune
di limitare la pratica ormai comune di molti costruttori di “donare”
il diritto a dare il nome ad una strada, per donazioni ad enti caritatevoli
op-pure per promuovere raccolte fondi.
La “donazione” sara’ limitata al nome di una sola
strada per quartiere e solo per enti caritatevoli o rac-colte fondi
d’interesse locale.
La proposta normativa sta comunque sollevando po-lemiche in seno al
Consiglio, in modo particolare per il comma che permetterebbe “in
via eccezionale” di dare ad una strada il nome di una persona
ancora in vita.
In modo particolare, la consigliere Deb Schulte teme i possibili rischi
di un simile onore, “Non vorrei che volendo onorare una persona
che oggi conside-riamo meritevole, il Co-mune si debba poi venire a
trovare in una situazione imbarazzante, quando do-po la morte si scopre
che quella persona ha anche commesso “degli errori”.
Di tutt’altro avviso, il sin-daco Bevilacqua il quale ha sostenuto
che se una persona merita un onore pubblico allora si deve procedere
ed accordarlo subito e non attendere che sia morta.
Al momento, il Comma e’ rimasto.La normativa, co-munque ancora
deve esse-re approvata in via defini-tiva.
Per eliminare i nomi “biz-zarri”, il documento solle-cita
nomi semplici, di fa-cile pronuncia e scritti se-nza apostrofi, trattini,
ac-centi. Non devono con-te-nere nomi di aziende, ne-gozi o uffici;
non possono essere “parolacce” o nomi che offendono gruppi
e pe-rsone. Strade con nomi o cognomi di persone sono ammessi solo se
l’indi-viduo e’ morto ed ha una rilevanza ed importanza
storica nazionale o inter-nazionale.
In casi “eccezionali” si puo’ onorare una persona
ancora in vita.
I nomi delle strade di un nuovo quartiere possono seguire “un
contesto”, cioe’ la cultura o la storia locale, localita’
geogra-fiche, aspetti della natura, la flora.