Trudeau, nome “magico”
portera’ Justin al trionfo?
Percezione ed immagine; a quanto sembra molti cana-desi
e tanti liberali sono sempre sotto l’incantesimo del nome “Trudeau”.
Dal Pierre dalla rosa rossa all’occhiello al figlio Justin il
fascino del carisma Tru-deau fa ancora sognare una leadership dinamica,
attiva ed ottimistica per il Paese.
L’opposto di quanto avvie-ne per Harper ed i conser-vatori che,
nonostante una solida “performance”(cer-tamente nel confronto
con tanti altri Paesi del G8), in questo lungo periodo di crisi economica
internazio-nale, non riescono proprio ad essere amati: l’ultimo
sondaggio rivela che il 49% dei canadesi disap-prova il governo federale
conservatore e la leader-ship del Primo ministro Harper.
Lo stesso sondaggio della Abacus Data rivela che in termini di sostegno
eletto-rale attuale, i conservatori e l’Ndp di Thomas Mulcair
sono pari al 35% mentre i liberali sono distanti terzi al 20%.
E veniamo a Justin Tru-deau: il 50% degli elettori ha “un’impressione
favo-revole” del 40enne depu-tato liberale di Montreal; il livello
d’approvazione piu’ alto per qualsiasi poli-tico nazionale.
Tra i liberali poi, Justin ot-tiene addirittura il 70% dei suffragi.
Insomma a quanto sembra, “basta la parola”, in questo caso,
basta il cognome: Trudeau; ed il rilancio del partito liberale federale
sa-rebbe cosa fatta.
Infatti, con Justin Trudeau leader del partito, i liberali otterrebbero
il 32% dei consensi, se elezioni fede-rali dovessero svolgersi og-gi;
Harper sarebbe al 33% e l’Ndp al 24%.
Insomma, con Tudeau, i li-berali si trasformerebbero da partito in grave
crisi d’identita’ e terza forza (piu’ a meno irrilevante)
alla Camera, in schiera-mento politico con grandi possibilita’
di formare il governo federale.
E Justin Trudeau ci sta pensando; con l’annuncio del leader ad
interim Bob Rae di non candidarsi alla leadership del partito nel prossimo
congresso nazio-nale, “l’erede” di Pierre sta riconsiderando
la sua de-cisione originale e potreb-be ora proporsi per la lea-dership
del partito.
Gli stessi sondaggi lo dan-no superfavorito su tutti gli altri aspiranti
leader o pos-sibili candidati alla lea-dership.
Tra i liberali, Trudeau e’ il preferito (come detto) col 70% dei
suffragi; l’ex astronauta Marc Garneau e’ al secondo posto
con il 46% delle preferenze e l’attuale capo della Banca del Canada
Mark Garney e’ terzo con il 45%. Gerard Kennedy (simbolo della
vecchia guardia liberale) e’ al quarto posto con appena il 29%
dei voti.
A livello di elettori na-zionali Trudeau, Garneau e Carney manten-gono
le stesse po-sizioni, ma con il 50%, il 33% ed il 30% delle preferenze.
Ken-nedy e’ sempre quarto ma con solo il 18% dei voti.
Con Justin alla guida, cam-bierebbero molte delle pro-spettive liberali,
aprendo forti possibilita’ di nuove basi di sostegno, in modo
particolare gli anziani ed il Quebec.
Con i “senior”, fortemente legati ai conservatori, i li-berali
di Justin Trudeau farebbero un salto incre-dibile arrivando al 36% delle
preferenze, allo stesso livello dei conservatori!
Inoltre, Justin attirerebbe il 28% degli elettori che at-tualmente appoggiano
l’Ndp mentre tra il con-servatori, il 9% ha detto che con Justin
alla guida del partito, voterebbero libera-le.
Nell’Ontario, i liberali sali-rebbero al primo posto con il 39%
delle preferenze, i conservatori sarebbero al 34%. Inoltre, molte piu’
donne, il 37%, voterebbero liberale piuttosto che con-servatore (il
29%).
I sondaggi indicano chiara-mente che una leadership di Trudeau, colpirebbe
so-prattutto l’Ndp che subi-rebbe una vera a propria emorragia
di voti.
“Chiaramente, il 40enne deputato per “Papineau” ha
la capacita’ di cambiare le carte in tavola dell’attuale
scena politica canadese,” ha detto David Coletto, am-ministratore
delegato della Abacus.
“Il livello di popolarita’ di Justin Trudeau e’ superiore
a quello di qualsiasi altro politico; e’ conosciutissimo ed attira
ammiratori anche da quei gruppi tradizional-mente poco propensi a votare
liberale.
Per Harper ed i conserva-tori il futuro rimane “gri-gio”;
non solo perche’ un altro Trudeau potrebbe ri-stabilire il “regno
liberale” alle prossime elezioni fe-derali, ma anche e sopra-tutto
perche’ il 49% dei canadesi continua a boc-ciare la conduzione
del Paese da parte dei Tories ed il 46% e’ convinto che stia-mo
andando nella direzio-ne sbagliata.