la rivolta dei carri attrezzi
paralizzera’ vaughan?
L’avviso e’ arrivato: o Vaughan fa marcia
in-dietro, o... non fara’ un passo!
Ambasciatori dell’ultima-tum un centinaio di ope-ratori di carri
attrezzi addetti all’intervento stra-dale che mercoledi’
hanno “occupato” il piazzale antistante il palazzo co-munale
di Vaughan per protestare contro il decreto comunale che fissa un tetto
alle tariffe dei servizi offerti dai “tow trucks” operanti
sotto la giuri-sdizione cittadina.
La citta’ limita a $250 il costo da applicare in caso di rimozione
di veicoli dal luogo dell’ incidente , limita da la tariffa gior-naliera
di custodia delle vetture (massimo $55 al giorno nei depositi al-l’aperto,
$60 per quelli al coperto); il tariffario, se-condo la citta’
di Vaughan , prevede anche che il mas-simo che i carri attrezzi possono
far pagare per l’attesa ai Centri dove rapportare l’incidente
sia di $67 all’ora ( dopo la prima ora).
Il decreto comunale e’ stato approvato da qual-che settimana,
e le di-sposizioni sono state in risposta ad una serie di lamentele
da parte di automobilisti , che spal-leggiati anche dalla Ca-nadian
Automobile As-sociation, hanno richiesto l’intervento del comune
per mettere fine ad una pratica per molti costos-sima.
All’atto di approvazione di nuovi regolamenti e tariffari, il
comune si er risrevato di ritornare sui provvedimenti, per una eventuale
revisione, a distanza di 9 mesi.
Ma gli operatori privati del servizio di intervento stradale non ha
alcuna intenzione di attendere tutti questi mesi e vuole essere sentito
quanto prima.
L’occupazione pacifica del parcheggio del comu-ne, e’ solo
un assaggio: sono disposti a occupare tutti i posti a sedere del-l’aula
consilare del co-mune, organizzare raduni in punti strategici e, se
necessario, bloccare la citta’.
La protesta “ diventera’ sempre piu’ estesa, giorno
dopo giorno. E non saremo solo qui (nel parcheggio del comune) - avrebbe
affermato il portavoce degli ope-ratori di carri attrezzi, Rob Mileto
( che il lettore ricordera’ con-correre all’elezione mu-nicipale
del 2010).
La categoria (che mi-naccia anche azioni legali nei confronti del Comune)
promette di scendere per strada “ “Se la citta’ non
ci da ascolto,nessuno potra’ tornare a casa o andare a lavorare
la mattina!”