Follia all’Eaton Centre
1 morto, 6 feriti, un arresto
Lo shock della folle spara-toria all’Eaton Centre
con un morto e sei feriti, alcuni in modo grave e tra questi un ragazzo
di 13 anni in visita a Toronto da Port Ho-pe, “regala” nuovi
schiaffi ai cittadini ammutoliti: Ch-ristopher Husbands, il 23enne ora
in carcere con l’imputazione di omicidio premeditato e sei di
tentato omicidio, doveva essere a casa, agli arresti domici-liari, dietro
cauzione di $4-mila, per un’imputazione di aggressione sessuale
e-messa nel 2010, invece che all’Eaton Centre con una pistola.
Non solo, si e’ scoperto che appena due settimane prima, Husbands
-sempre mentre doveva essere agli arresti domiciliari, lavo-rava part-time
per il Co-mune di Toronto con bambini delle elementari in un programma
di dopo-scuola presso il centro comunitario “Stan Wadlow Clubhouse”,
nel quartiere East York.
I genitori di questi bambi-ni ed i cittadini si chiedono come abbia
potuto Hus-bands, ottenere un certifi-cato di idoneita’ dalla
po-lizia ed essere assunto dal Comune, mentre era agli “arresti
domiciliari” ed imputato d’aggressione sessuale.
Il Comune, ha ora licen-ziato l’imputato, senza pe-ro’ rivelare
ai genitori il perche’; e l’unica spiega-zione data dalla
polizia di Toronto e’ quella relativa alla folle sparatoria che
“non era collegata a guerre di gang”.
Ma, il morto: Ahmad Has-san, era coinvolto in gang; uno dei feriti -colpito
alla testa e’grave, e’ in una ga-ng; e Husbands, che avreb-be
sparato almeno 12 colpi di pistola nel mezzo della folla nella “food
court” del centro acquisti, appartiene ad una gang.
Ma non si tratta di gang.
“Tre uomini si son trovati a confrontarsi su faccende personali
nel luogo sba-gliato; ed uno di loro aveva una pistola” ha “spiegato”
la polizia.
Come se la spiegazione do-vesse in qualche modo attuire la gravita’
del fatto o “spiegarlo” in modo ... diciamo corretto.
Ed a Toronto, la questione delle gang e’ d’estrema “delicatezza”
politica poi-che’ coinvolge in massima parte le collettivita’
prove-nienti da alcuni Paesi dei Caraibi.
Intanto all’Eaton Centre, i commercianti stanno fa-cendo i conti
delle gravi perdite finanziarie subite per la chiusura temporanea dei
negozi; danni che si so-spetta ammonteranno a vari milioni di dollari,
e che hanno colpito sopratutto i gestori degli esercizi nel-l’area
della ristorazione, dove e’ avvenuto il grafve fatto di sangue.
E mentre si cercano “spie-gazioni”, a Toronto le spa-ratorie
continuano e sono gia’ salite del 40% rispetto al 2011: 111 fino
ad oggi; sono state 79 per tutto il 2011. L’anno scorso le vittime
furono 93, ora sono gia’ 133.