il dito nell'occhio
Ma quanto costano le notti bunga bunga
che Berlusconi preferisce definire Bur-lesque, quel balletto prettamente
francese immortalato nei dipinti di Degas?
E non parlo solo dei tanti euro che il Cavaliere perso-nalmente distribuiva
alle ragazze che lo lasciavano dopo un piatto di spaghetti e un bunga
bun...scusate, burlesque, e neppure dei tantissimi che dava a quelle
che si fer-mavano per aiutarlo ad addormentarsi, ma di quanti ha gia’
speso, continua e probabilmente continuera’ a spen-dere, per aiutare
quelle ragazze che, secondo lui,sono state “rovinate” dalla
magistratura che le ha chiamate in tribunale.
Ultima “rovinata” e’ quell’ormai fa-mosa Ruby
che in una telefonata re-gistrata racconta ad un’amica che il
cavaliere “Mi da’ 47mila euro alla settimana, e’ pazzo,
ma proprio pazzo di me.. Mi dice, fai la pazza, di’ tutte le cazzate
che vuoi, ma non raccontare la verita’’.
Intanto, dopo che si e’ sparsa la voce dei 47mila euro settimanali
e nono-stante Ruby non abbia nulla a che fare con il mestiere piu’
vecchio del mondo, le lucciole italiane hanno deciso un aumento delle
tariffe con relativa protesta dei clienti che, purtroppo per loro, non
son tutti cavalieri...
Secondo indiscrezioni Bev Oda, mi-nistra
dello Sviluppo Internazionale (International Development) dallo scor-so
giugno - dopo il suo ritorno da Lon-dra dove per 3 giorni ha partecipato
a una riunione, naturalmente interna-zionale, tenutasi al Grange St.Paul
Hotel ,dove una camera costa 287 dollari per notte - non riesce a dormire
e, quando per la stanchezza crolla, ha un sonno superagitato con incubi
che la fanno urlare...
Secondo le indiscrezioni, l’incubo che attanaglia la mi-nistra
e non solo di notte perche’ anche in ufficio, l’hanno notato
segretarie e impiegati, ha un volto pal-lido e occhi che tremano e’
perche’ perseguitata da un amletico dilemma, rimborso o mene frego,
al quale de-ve rispondere prima che se ne accorgano i media.
Arrivata al Grande St.Paul Hotel dove da Ottawa era gia’ stata
prenotata la stanza e pagato 287 dollari depo-sito per la prima notte.
la ministra aveva deciso di cambiare albergo e si era trasferita al
Savoy Hotel, uno splendido albergo dove, tanto per la storia, avevano
soggiornato Frank Sinatra, Marilyn Monroe, Charlie Chaplin e i Beatles,
e dove una suite costa 665 dollari a notte.
Nel bar dell’alber-go, il lussuoso Beaaufort Bar, la ministra
aveva anche gustato un succo d’arancia per 16 dollari e, giorno
per gior-no, per raggiun-gere il St.Paul Hotel dove si teneva la riunio-ne
e dove, per la cronaca, pernottava anche il super miliardario di Microsoft,
Bill Gates, la ministra anziche’ usare un semplice tassi’
o addirittura la Underground, cosi’ si chiama la metropolitana
londinese, aveva a disposizione un autista con auto di rappresentanza
al costo totale di 2.850 dollari che sarebbero stati risparmiati se
la mi-nistra non avesse cambiato albergo.
Gli incubi della ministra sono continuati fino a questo lunedi’
quando. saputo che i media erano interessati al viaggio londinese, dall’ufficio
del ministero dell’Inter-national Development e’ stato annunciato
che la mini-stra non solo paghera’ la differenza del costo della
ca-mera dei due alberghi, ma anche i 16 dollari del succo d’arancio
mentre, a carico dei contribuenti, restera’ il costo dell’autista...
Spiegazione del cambiamento d’albergo la disposizi-one, al Savoy
Hotel, di una suite per fumatori...Al Gra-nge St.Paul Hotel hanno spiegato
che basta chiederla...
Il nuovo leader federale dell’Ndp, Thoms Mulcair, parlando alla
Camera ha detto che Oda ha deciso il rimborso solo dopo saputo che la
notizia delle spese stava circolando e percio’ si tratta di lacrime
di cocco-drillo: nessuna risposta perche’ la ministra non c’era,
forse all’estero per qualche riunione...
Oltre che in Canada la notizia e’ stata anche ripresa dai media
italiani che si sono chiesti, meravigliati, come mai un ministro decida
di rimborsare delle spese special-mente quando si tratta di quattro
soldi...
Sergio Tagliavini